ADDIO A STEPHEN , nostro EROE !
Stephen Sutton non ha fatto in tempo a fare bungee jumping alle cascate Vittoria né ad incidere un disco con la vecchia band e neppure ad andare al Carnevale in Brasile o a visitare l’Australia e Machu Picchu, perché il devastante tumore all’intestino contro cui combatteva da quattro anni ha avuto la meglio sui suoi sogni e se l’è portato via mercoledì mattina 14 maggio Ma il messaggio che questo coraggioso 19enne di Burntwood, nello Staffordshire, ha affidato al mondo e diffuso grazie alla rete social va oltre la tragedia e racconta di un adolescente che non ha mai perso la speranza anche quando a dicembre del 2012 i medici gli dissero che il cancro era ormai incurabile. Solo pochi giorni fa, intervistato dal “Daily Mail” , aveva permesso che la rabbia prendesse il sopravvento per quella prima diagnosi sbagliata (gli dissero che aveva una costipazione) che gli aveva fatto perdere tempo prezioso. Tempo che dal gennaio 2013 Stephen ha impegnato cercando di fare buona parte delle 46 cose che sognava da sempre di poter realizzare, mettendo in cima alla lista il desiderio più grande di tutti: ovvero, raccogliere fondi a favore della Teenage Cancer Trust, l’organizzazione che si occupa di adolescenti colpiti dal cancro.
Donazioni record
Inizialmente, l’idea era di arrivare a 10mila sterline, ma complici il blog su Facebook , il profilo su Twitter e la pagina aperta su “Just Giving”, le donazioni hanno superato i 3 milioni di sterline (più di 3,6 milioni di euro), mentre la sua storia commuoveva il mondo e molte celebrità sposavano la sua causa. «Stephen è stata la persona da cui ho tratto maggiore ispirazione nella mia vita – ha detto il comico Jason Manford – e il suo esempio ha toccato chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo». Parole condivise anche dal Primo Ministro David Cameron e dal leader laburista Ed Milliband nel commosso post d’addio con cui hanno salutato la giovane vita spezzata.
La polemica
Per la verità, quando lo scorso 2 maggio Stephen venne dimesso dall’ospedale dov’era stato ricoverato un paio di settimane prima per problemi respiratori, ci fu anche qualcuno che lo accusò di essersi inventato tutto e che pretendeva la restituzione del denaro, ma fu lo stesso ragazzo a spiegare su Twitter di avere ancora il cancro e che era sempre incurabile. E infatti domenica scorsa Stephen è tornato nuovamente in ospedale, questa volta però per non uscire mai più. «Il mio cuore è pieno d’orgoglio ma anche di dolore per il mio coraggioso e altruista figlio che è morto questa mattina – ha scritto mamma Jane sulla pagina Facebook – ma il suo spirito e il suo impegno non saranno mai dimenticati e continueranno a vivere in tutti quelli che l’hanno conosciuto».
fonte : corriere della sera , 14 maggio 2014
:::::: Creato il : 21/05/2014 da Magarotto Roberto :::::: modificato il : 21/05/2014 da Magarotto Roberto ::::::