Benevento, 15 luglio 2013
– Carlotta Nobile, violinista di 24 anni, ci ha lasciato nel ricordo della sua meravigliosa musica Un melanoma metastatico che ha spezzato le ali di questa giovanissima direttrice artistica dell’orchestra da camera dell’Accademia di Santa Sofia. Pluripremiata e talentuosa, Carlotta teneva un blog in cui negli ultimi mesi, in forma anonima, parlava della sua battaglia contro il cancro.
“Il cancro e poi”, questo il nome del blog, un blog dove il cancro diventa il “coccodrillo” contro cui lottare : per ricordarla insieme si puo' visitare il link ilcancroepoi.com/about-me/
Non bisogna aver paura di parlarne, scrive Carlotta, che ha affontato con coraggio il suo destino da quando ha scoperto la malattia:
“Sia che stiate lottando contro questa malattia, sia che conosciate qualcuno che la sta vivendo, sia che arriviate qui per semplice curiosità, sentitevi liberi di parlarne, come forse nella vita di tutti giorni non amiamo fare. Perché solo raccontando il cancro si può apprezzare davvero la vita e tutto il meraviglioso che essa ci regala. Perché solo smettendo di dare tutto per scontato si può cominciare a considerare ogni attimo un dono, una conquista, un piccolo-grande miracolo. Perché, vicini o lontani, siamo tutti uniti in un abbraccio”.
E' stata l'autrice di un libro di memorie folgoranti : “Oxymoron” (Aracne Editrice)
“La dimensione onirica è più reale delle mie giornate, Anna. Non è sospesa, non è in bilico, resta aggrappata al passato, a un passato che cambia ogni volta e mi riconsegna a me stessa sempre diversa. Perché neppure il passato è definitivo. Anche il passato cambia” (dalla quarta di copertina)
Un ossimoro, un flusso di parole che nascono nel momento in cui si perdono. Una goccia di fuoco in un mare di musica e arte vissute sulla pelle, fra le ciglia, sotto le unghie. Un viaggio attraverso le figure retoriche della nostra anima, materializzate in due lettere scritte per due amori diversi in due diverse età. Sul filo delle lampanti contraddizioni che da sempre si intrecciano in noi con la più agghiacciante integrità. Una danza dai passi incerti ma fondi, su quel palco che chiamiamo vita. Un racconto dell’auto-educazione all’accoglienza e all’addio, una confessione pronunciata sottovoce a un’amica la cui realtà ed entità in fondo non sono che un dettaglio. Un palindromo che si chiama vita, la cui partenza non è molto distante dall’arrivo, in un cerchio che si apre e ricomincia nell’istante stesso in cui si chiude.
per ascoltare il suo meraviglioso talento
www.youtube.com/watch
Ciao, Carlotta!
:::::: Creato il : 08/08/2013 da Magarotto Roberto :::::: modificato il : 08/08/2013 da Magarotto Roberto ::::::