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un po' di filosofia ( grazie al dr.Adami) [25/07/2008]

il dr.Luciano Adami, grande geriatra ,  da anni abituato a  curare  persone  " a pezzi" fisicamente ma spesso ancora  con tanto "spirito  vitale " e soprattutto che sanno accettare la  fine naturale della loro vita con filosofia  ci manda questo  brano  dell'antico sapere  classico : e' tratto da Luciano di Samosata  e lo dedica a tutti quelli che hanno inveito contro il " destino crudele" : il messaggio e' che tutto cio' che abbiamo in fondo ci e' stato " imprestato" e nulla e' per sempre

Io ripensavo alla vita umana, che mi pare come una lunga processione. Fortuna è il cerimoniere che ordina e distribuisce gli uffici e le vesti: ti piglia uno che le viene innanzi, lo veste da re, gli mette la tiara in capo, lo circonda di guardie, lo corona d'un diadema; sopra un altro getta una tonacella da servo; a chi da un aspetto bello, a chi uno brutto e ridicolo, perché lo spettacolo dev'essere variato. Spesso nel mezzo della processione muta gli ordini, e fa scambiar vesti a taluni; spoglia Creso, e gli fa prendere abito di servo e di prigioniero; e Meandro, che era vestito da servo, ella lo riveste dei regali paramenti di Policrate, e glieli fa portare per qualche tempo. Finita la processione, ciascuno restituisce gli ornamenti, e si spoglia delle vesti e del corpo: e tutti ritornano come erano prima, l'uno indifferente dall'altro. Alcuni sciocchi quando la Fortuna si presenta a richiedere gli ornamenti, l'hanno a male e se ne sdegnano, come se fossero spogliati di roba loro, e non di roba prestata per poco tempo. Hai veduto molte volte sulla scena, cred'io, gli attori, che, come vuole il dramma, diventano ora Creonti, ora Priami, ora Agamennoni; e, se occorre, colui che poco innanzi rappre­sentava il grave personaggio di Cecrope o di Eretteo, poco dipoi esce vestito da servo, perché così comanda il poeta. Alla fine del dramma ciascuno di loro depone il vestone di broccato, la maschera, ed i coturni, e se ne va povero e tapino; non è più Agamennone d'Àtreo, o Creonte di Meneceo, ma si chiama col suo nome Polo di Caricle da Sunio, o Satiro di Teogitone da Maratona. Così sono anche le cose umane, come mi parvero allora che vidi quello spettacolo.


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