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addio a Renato MIsturini , grande atleta grande uomo [05/08/2012]

 

 

RENATO MISTURINI ( 1963-2012)

un tumore della vescica l'ha battuto alla fine

ma quante battaglie vinte nella sua vita !

 

Ha gareggiato  gareggiato  per la Polisportiva San Michele di Verona, per passare poi alla ASH Novara dal 2002. Specialista del disco, giavellotto e del peso, non disdegnava anche le prove multiple.

 

Renato ottiene il successo ai Mondiali dell’87 in Inghilterra a Stoke Mandeville, aggiudicandosi il lancio del disco e la prova di pentathlon.

Poi nell’88 alle Paraolimpiadi di Seul vince il bronzo nel disco. Nel ’92 alle Paraolimpiadi a Barcellona è quarto nel disco e quinto nel pentathlon. Nel 1994 ai Mondiali di Berlino vince ancora due medaglie l’argento nel pentathlon ed il bronzo nel disco. Nel ’96 fa ancora parte della squadra azzurra alle Paraolimpiadi di Atlanta dove ottiene dei piazzamenti, quarto nel disco, sesto nel giavellotto, undicesimo nel pentathlon.

Nel ’98 ai Mondiali di Birmingham è argento nel disco e poi arriva all’oro l’anno successivo alla rassegna iridata in Nuova Zelanda a Christchurch. Sempre nel ’99 al meeting di Sydney conquista il bronzo del disco e nel giavellotto. Nel 2000 prima ottiene il record italiano del disco, poi partecipa alla sua quarta Paraolimpiade ed è quarto nel disco, sesto nel giavellotto e settimo nel peso. Nel 2001 vince il disco agli Europei di Nottwill in Svizzera.

Quindi agli Europei di Assen nel 2003 vince il bronzo nel giavellotto, poi partecipa per la quinta volta alle Paralimpiadi ad Atene, un record difficilmente battibile, classificandosi settimo nel disco e sedicesimo nel giavellotto.

ecco una bella intervista uscita nel 2001 sul " Baco da seta" di Lugagnano (VR) 

 


Dove ti alleni Renato?
Da 13 anni mi alleno nelle strutture del Don Calabria
di Via Roveggia per conto della Polisportiva
San Michele, la mia società. Prima gareggiavo per
la Galm, poi passai alla Spea di Padova e per ultimo
l'attuale società di Verona.


Riesci ad allenarti da solo?
Basta darsi degli obiettivi. Dopo circa 20 anni che
conosci i carichi che puoi sopportare e che hai
imparato a capire le metodologie per sviluppare i
muscoli, ce la si può fare anche da soli. Certo mi
dispiace avere chiuso il rapporto con il mio allenatore.
In ogni caso, la federazione stabilisce delle misure
minime che ogni atleta deve superare per potere
accedere ai vari tipi di campionati: europei, mondiali
o alle paraolimpiadi.
Basta superarli con una certa continuità e la partecipazione
è assicurata. Arrivare sul podio, però,
è un'altra cosa.


Quali sono le tue discipline?
Io gareggio per le specialità del lancio del disco e
del giavellotto. Dove detengo i record italiani. Però
concorro anche al Pentatlon che oltre ad avere
quelle discipline ha anche lancio del peso, i 200
metri e i 1500 metri.


La carrozzella per la corsa come è fatta?
Sono strumenti di una certa tecnologia. Basti pensare
che costano attorno ai 7/8 milioni. Tempo fa
l'Associazione Piccoli e Medie Industrie (API) di
Verona me ne donò una, proprio prima di una
partita di basket della allora Birex, al Palazzetto
dello Sport.


Siamo curiosi… si guadagna ad essere
campioni del mondo?
No, assolutamente no! La società mi paga le spese:
nelle diverse competizioni mondiali mi copre le
spese di trasferta ed alloggio.
In Italia oltre a non guadagnare ("che non è certo
il mio obiettivo!"), girano pochi soldi. La mentalità
è arretrata ed è ben diversa da quella di altri
Paesi. Se pensiamo che gli atleti americani per
esempio, si allenano in strutture all'avanguardia,
finanziate dallo Stato e sono addirittura sponsorizzati.
La mentalità è diversa: in Francia, in Germania,
in Svizzera, in Svezia, in Inghilterra, esistono
tanti ed eccellenti atleti grazie alla "spinta" che i media danno alle nostre attivita'

Renato Misturini ha iniziato a fare attività sportiva
a 14 anni, 6 anni dopo un terribile incidente che
gli ha tolto l'uso delle gambe. L'attività fisioterapica
che svolgeva nel centro di riabilitazione "Villa
Rosa" a Pergine, in provincia di Trento, l'ha messo
in contatto con persone che l'hanno spronato a
svolgere attività sportiva.
"Hai un ottimo apparato muscolare,
perché non provi a fare Basket?"
gli dicevano. "In effetti ho
provato a fare Basket per qualche
anno ma è dura stare sempre in
panchina" ci confida Renato.
"Ho conosciuto poi nel 1982 Dino
Farinazzo, che è stato il mio allenatore
fino a due anni fa; mi spinse
a fare lancio del disco per le
lunghe leve che ho".
Pian piano Renato ha occupato i
gradini alti del podio e i primi record
italiani sono arrivati. "A
quel punto non ti pesa fare anche
4 allenamenti alla settimana!"

 

 

 

 

 

 

 

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::::::    Creato il : 05/08/2012 da Magarotto Roberto    ::::::    modificato il : 05/08/2012 da Magarotto Roberto    ::::::
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