una infermiera che lavora con grande passione a contatto quotidiano con i malati oncologici- non mi autorizza per ora a fare il suo nome - mi ha inviato una e-mail molto coinvolgente e scritta con grande intensita' : racconta di tutte le gioie che le riserva il suo servizio professionale ma anche le amarezze di lavorare in un contesto che non facilita il vero contatto umano, che tende a spersonalizzare , a burocratizzare anche le relazioni, con persone che non sembrano capire quali sono le cose veramente importanti
Tutto vero ma per lei e tutti coloro che vivono queste situazioni di difficolta' vi riporto un brano da uno dei piu' bei libri di letteratura americana di questi anni - a mio parere- : si chiama GILEAD , dal nome di una cittadina dell'Iowa ed è il diario-testamento indirizzato da John Ames ,un pastore congregazionalista al suo bambino piccolo , nelle sue ultime settimane di vita: non lo vedra' crescere e allora gli racconta la sua storia e quella di suo padre e di suo nonno, entrambi pastori nella grande e sperduta provincia americana ( l'ha scritto Marylinne Robinson)
"Questa e' una cosa importante, che mio padre disse a me, come il suo a lui.
Quandro incontri un'altra persona e' come ti venisse posta una domanda: che cosa mi viene chiesto in questo momento?: se ti trovi davanti all'offesa e alla rivalita', il tuo primo impulso sara' di ripagare della stessa moneta ma se pensi : ora, qui, ho la possibilta' di dimostrare la mia lealta', l'occasione di far vedere che partecipo in qualche misura alla grazia che mi ha salvato : allora sei libero di comportarti in maniera diversa da quello che le circostanze sembrerebbero imporre: sei libero di agire in base al tuo modo di vedere e allo stesso tempo sei liberato dall'impulso di odiare .
Calvino dice che ciascuno di noi e' un attore su una scena e Dio e' il pubblico.Sono sempre stato attratto da questa metafora , perche' ci rende artisti del nostro comportamento ;possiamo essere una fonte di godimento per Dio . A mio avviso e' una questione su cui riflettiamo di gran lunga tropo poco.Sarebbe un modo per cominciare a capire cose essenziali, dato che presumibilmente il mondo esiste per il godimento di Dio , non in senso immmediato , ovviamente, ma così come si gode l'esistenza di un figlio , anche quando e' una spina nel cuore "
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