15/03/2012
fonte : la stampa.mobile
M.Brambilla
Alle sette del mattino, nella sua casa di Casale Monferrato, è morto Marco Giorcelli, 51 anni, direttore del giornale locale «Il Monferrato». Giorcelli era dunque un collega, ed era pure il marito di una nostra collega: Silvana Mossano, della redazione di Alessandria de La Stampa.
Ma non ne scriviamo solo per l'affetto che ci lega a Marco e ai suoi familiari. Questa è anche una vicenda pubblica perché Marco Giorcelli è morto per un mesotelioma pleurico, il terribile tumore provocato dall'amianto. Casale Monferrato è la città dove per ottant'anni, nel secolo scorso, ha avuto sede la Eternit: e sono migliaia i casalesi uccisi dall'amianto lavorato in quella fabbrica.
È dunque una vicenda pubblica, soprattutto dopo il processo che si è concluso il mese scorso a Torino, processo nel quale gli ultimi due proprietari della Eternit - lo svizzero Stephan Ernest Schmidheiny, 64 anni, e il belga Louis de Cartier de Marchienne, 90 anni - sono stati condannati a sedici anni di carcere.
La magistratura ha accertato in quel processo che i proprietari della Eternit sapevano da tempo della nocività dell'amianto, e hanno continuato ugualmente a lavorarlo. Colpendo così non solo gli operai, ma anche molti di coloro che abitavano nei dintorni. La maledetta polvere di amianto infatti si diffondeva ovunque, provocando il mesotelioma pleurico, un tumore che si manifesta anche dopo quarant'anni. Marco Giorcelli è morto proprio così: per il semplice fatto di abitare a Casale (non aveva mai lavorato alla Eternit) e dopo chissà quanti anni dall'aver respirato le micidiali fibre di amianto.
Lui e sua moglie Silvana sono stati fra coloro che hanno promosso la coraggiosa campagna di informazione su questo scandalo ancora purtroppo poco noto a livello nazionale. La tenacia loro e di molti compagni di lotta - tra i quali i familiari delle vittime dell'amianto - ha fatto sì che la vicenda della Eternit fosse il più possibile conosciuta, fino ad approdare in un'aula di giustizia per un processo che non ha precedenti in tutto il mondo.
Alla fine del 2010 Silvana Mossano ha raccontato questa battaglia in un libro, «Malapolvere», che qualche settimana fa è diventato anche uno spettacolo teatrale. Poco dopo l'uscita del libro, la terribile notizia: anche suo marito Marco era stato colpito. Per più di un anno abbiamo conservato tra noi questa storia privata che è il capitolo di un dramma pubblico. Siamo stati vicini a Silvana per come abbiamo potuto, ora cercheremo di farlo di più.
:::::: Creato il : 16/03/2012 da Magarotto Roberto :::::: modificato il : 16/03/2012 da Magarotto Roberto ::::::