Randolph Westphal  con la sua  amata bici e i suoi amatissimi husky siberiani
 
  
 
LA VITA STESSA E' LA MIGLIOR MEDICINA  
 
 
 
 
 
 
Come  si fa a vivere appieno nonostante il cancro? Il  tedesco Randolph Westphal  è la prova vivente di come non si  debba arrendersi di fronte alle avversità, perfino nel caso di malattie  gravi come il cancro. Nel 1987 gli fu diagnosticato un melanoma maligno  esteso e  fu operato nonostante  la sua aspettativa di vita era  prevedibilmente di un  anno al massimo. Dopo un iniziale momento di comprensibile depressione,  chiedendosi perché gli fosse successo proprio alui  – specie considerando che  aveva sempre avuto uno stile di vita salutare – Randolph decise di  reagire, di non arrendersi e non lasciarsi morire: se proprio doveva  andarsene, voleva fare ciò che gli piaceva fare, iniziando un viaggio in  bici per l’Europa, attraversando anche le Alpi, per dimostrare a se  stesso che non era realmente malato, ma solo un paziente di cancro. Dopo  un anno, nonostante tutte le stime, era ancora vivo e, soprattutto,  determinato a rimanere in quella condizione. A oggi, è riuscito a  fronteggiare tutte le avversità e tutte le previsioni mediche,  continuando a viaggiare fino a percorrere 173mila chilometri – circa 5  volte il giro del mondo – in bici tra Europa e Nord America, fermandosi  solo per le operazioni che dovuto riaffrontare  per il cancro o altri incidenti 
Sopravvive  grazie ad alcuni sponsor- in particolare la catena albeghiera Accord-  e  a donazioni spontanee 
In questi 24 anni, passati in viaggio in  compagnia della sua bici e dei suoi cani da slitta, non ha continuato  solo per se stesso, ma anche per gli altri pazienti di cancro. Quando, a  seguito di un check-up in Quebec, gli fu chiesto di parlare agli altri  malati per raccontare la sua storia, si rese conto di ciò che poteva  fare. Vedendo i suoi interlocutori commuoversi e trovare la voglia di  reagire e l’interesse mediatico per la vicenda, scoprì che il suo modo  di vivere poteva ispirare le persone, insegnando che “guarire” è  qualcosa che si può fare solo con le proprie forze, perché il compito  della medicina si ferma al “curare”. Da allora cerca di trasmettere il  suo messaggio, sfruttando i media per cercare di raggiungere il maggior  numero di persone possibili e raccogliendo beneficienza per le  fondazioni per aiutare chi è affetto da cancro e le fondazioni mediche  associate. “Andate avanti e non arrendetevi: non rimanete seduti in un  angolo ad aspettare di morire” spiega Randolph, illustrando il suo modo  di vivere “Aprite gli occhi, perché il mondo è magnifico. Fate ciò che  vi piace fare. La vita stessa è la miglio r medicina ”. Ed è quello che  Randolph ha fatto – affrontando il clima gelido dell’Alaska fino al  congelamento, respingendo l’assalto di un orso, finendo in coma a  seguito di un incidente –  e continua a fare anche in queste settimane , con il suo nuovo tour   che lo porterà a raggiungere il sesto ‘giro del mondo ’. Ricordate: mai  arrendersi e continuate a fare ciò che vi piace.
 
            ::::::    Creato il : 12/02/2012 da Magarotto Roberto    ::::::    modificato il : 12/02/2012 da Magarotto Roberto    ::::::