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addio , Marco ! ci mancherai ( un ricordo di Roberto Magarotto) [23/12/2011]

Marco Venturini a Bardolino  nel settembre 2010 a mangiare un gelato coi suoi pazienti

 

 

UNA PROFEZIA , UNA EREDITA’
Quando Marco Venturini   scelse l'Ospedale Don Calabria-S.Cuore di  Negrar nell’aprile 2006 per diventare il Direttore del Dipartimento Oncologico , così si espresse in una intervista pubblicata su Medinews:
Ho accettato con entusiasmo la chiamata da Negrar: si tratta di un ospedale di primo livello dove sarà possibile attivare una Divisione oncologica di rilievo nazionale  ; sono sicuro di poter contare su una squadra motivata e , come me , entusiasta”
C’è tutto Marco in questa dichiarazione : l’entusiasmo nel fare il proprio lavoro , inteso come impegno quotidiano, progettualità da realizzare, soddisfazione di raggiungere ciò che ci si era prefissati insieme; il rispetto per  le altrui competenze; l’ambizione di volare alti, l’intransigenza di non cedere  ad approssimazioni o compromessi non scientifici
In una sola parola tutto questo lo riassumerei nella sostanza propriamente etica della professione medica: cosa c’è di più etico che cercare di offrire ai propri pazienti la miglior terapia possibile allo stato dell’arte e la migliore assistenza possibile, che tenga conto di tutta la sofferenza della persona ammalata? ( ancora da quella lontana intervista : “ Non c’e’ dubbio : un buon Centro e’ dove si conduce un’ottima ricerca che abbia importanti ricadute sulla qualità del servizio prestato a fianco del malato”)
A fianco del malato prima di tutto ci sono le infermiere e gli infermieri ( “ angeli sulle strade accidentate della malattia” come le ha definiti un nostro paziente ) : non potremo mai dimenticare   quanto da Direttore si sia personalmente speso per valorizzare il ruolo infermieristico nell’equipe curante , come primo alleato del malato
Permettetemi qui un grato ricordo riconoscente  al grande sostegno che Marco mi ha dato in tutti questi anni nell’organizzazione delle cinque edizioni del nostro convegno PER UNA VITA COME PRIMA  dal 2007 in poi : credeva , come me, che coinvolgere i pazienti avrebbe arricchito quelle giornate di studio e di confronto con le emozioni e l’autenticità  di esperienze vissute ,  per noi clinici sprone a fare sempre meglio  di fronte a   storie umane  di grande drammaticità
 

Se siamo diventati una Oncologia di rilievo nazionale , come profetizzava, lo dobbiamo a lui : a noi spetta raccoglierne l’eredità  e proseguire nel solco che ci ha tracciato con il suo esempio di integrità morale e passione scientifica

 

Roberto Magarotto

 


::::::    Creato il : 23/12/2011 da Magarotto Roberto    ::::::    modificato il : 23/12/2011 da Magarotto Roberto    ::::::