Ho quasi 73 anni (li compirò il 25 Agosto prossimo) e da 3 anni combatto contro il cancro.
Tutto cominciò nell’Aprile del 2008, quando, a seguito di un esame di routine, mi fu diagnosticato un tumore del rene destro. Lì per lì sembrò che la cosa potesse essere risolta definitivamente con una nefrectomia, ma dopo la sua esecuzione, al primo controllo furono rilevate delle metastasi nei polmoni. Iniziò quindi un percorso lungo e spesso doloroso di chemioterapie per tentare di contenere il male sempre in agguato.
Nel Maggio di quest’anno, le metastasi della stessa neoplasia si sono presentate nel cervello nell’occipite destro ed ho subito un altro intervento effettuato a 3 anni esatti di distanza dal primo per rimuovere una metastasi di una certa proporzione. Anche questo è stato eseguito a regola d’arte grazie alla perizia dei medici dell’Unita di Neurochirurgia dell’Ospedale Maggiore a Borgo Trento.
Oltre a continuare le chemioterapie per contenere il male ancora presente nei polmoni, ho anche subito un intervento di Radiochirurgia a mezzo Gamma Knife per eliminare altre due piccole formazioni nel cervello che non era possibile rimuovere perché difficilmente raggiungibili chirurgicamente. Riprenderò la chemio per quanto riguarda le presenze polmonari a breve e la battaglia continua.
Questa quindi la situazione, ma non è di questo che voglio parlare. La breve esposizione serve solo a contestualizzare il problema e le conseguenze che ha avuto sulla mia vita e su quella dei miei familiari.
Venendo quindi al punto, ecco dunque la mia risposta alla domanda: no, una vita come prima non è possibile! Questo male è un compagno di vita devastante ed impone un continuo stato di allerta perché si sia presenti a se stessi per combatterlo e tenerlo a bada.
Ciò non toglie che nell’acquisire coscienza di quello che ci capita, è possibile perseguire e raggiungere una cognizione di se stessi che ci consenta di capire quanto è preziosa la vita e quanto spesso, quando si sta bene e senza problemi, si trascuri di apprezzare questo dono che Dio ci ha dato chiamandoci nel mondo a testimoniare la nostra umanità, la nostra natura di esseri consapevoli della missione che ci viene affidata nel momento in cui traiamo il primo respiro.
No, quindi, non una vita come prima, ma, paradossalmente,
una vita migliore di prima, più cosciente, più piena della grazia del signore, della fede rafforzata perché ti viene data la possibilità di lottare per capire ed affrontare quel che ti resta da vivere nella pienezza del sentimento che ti lega alla famiglia, agli affetti più cari con la consapevolezza che potrai adire ad un mondo migliore.
Questo sentimento non solo mi ha donato una grande serenità nell’affrontare il male e le sofferenze che ne derivano, ma mi ha dato la forza di lottare qualunque cosa accada nel futuro breve o prolungato che mi sarà concesso.
Vivere in questa consapevolezza è molto gratificante e rende l’essere vivi un dono di inestimabile valore.
Tra tutte, la cosa più bella è che ho riacquistato la fede che avevo in parte smarrito perché era diventata una routine piuttosto che un credo vivo e reale.
In un certo senso mi considero fortunato perché il mio male non è di quelli terminali, ma mi consente un tempo di lotta e resistenza di cui intendo approfittare in pieno per prolungare il tempo della mia testimonianza terrena facendo uso di tutto quanto la scienza moderna mette a disposizione degli uomini per difendersi, ma anche per essere pronto quando il momento del redde rationem finale arriverà, perché questo, lo sappiamo, arriva per tutti.
Condivido questo mio modo di sentire con tutti coloro che soffrono, ma soprattutto con quelli che pensano di essere colpiti da una disgrazia irreparabile, che invece porta in sé anche un messaggio di speranza e di fede.
Auguro a tutti quelli che leggeranno questa testimonianza di trovare in loro le risorse per affrontare la loro condizione con fede, speranza e carità.
Prego per tutti voi perché questo accada e vi renda la serenità dello spirito
Massimo D.E.
:::::: Creato il : 06/08/2011 da Magarotto Roberto :::::: modificato il : 10/08/2011 da Magarotto Roberto ::::::