Una bella riflessione sul senso etico del dono di sè, del proprio tempo o del proprio denaro. Per chi, come alcuni di noi, hanno scelto questa strada dopo la malattia, queste parole hanno un significato che risuona nel profondo. Per chi ancora sta combattendo la sua battaglia contro la malattia, un impulso per rintracciare un senso all'evento che sta segnando la vita e che può trasformarla in meglio. Per tutti, anche per i familiari dei pazienti di ogni Day Hospital Oncologico d'Italia, un modo per apprezzare ancor di più il sorriso e la disponibilità disinteressata dei volontari, che donano il proprio tempo a tutti i pazienti ogni giorno. Rossella Marsala
Il dono non è un’eccezione ma la regola del vivere insieme. E a fare la società non sono solo gli interessi, ma la generosità disinteressata. Un continuo dare, ricevere e ricambiare che non possono essere separati, ridotti a economia, se non a scapito della tenuta del legame sociale. Non è utopia se il 73% dei contribuenti italiani in questi giorni sta barrando la casella del cinque per mille a scopi benefici. E una percentuale sempre maggiore di cittadini globali spende il suo tempo e il suo denaro in attività di volontariato. Senza nessun tornaconto economico, ma piuttosto etico.
Si fa strada in strati sempre più larghi dell’opinione pubblica l’idea che la crescita continua e lo sviluppo insostenibile stanno minando le basi stesse del legame sociale e minacciano di farci tornare a una specie di stato di natura. Uno scenario apocalittico popolato di individui mossi solo dall’utile e l’un contro l’altro armati. È quel che sostengono da anni gli esponenti del cosiddetto antiutilitarismo come Alain Caillé, Serge Latouche, Ugo Olivieri, Alberto Lucarelli, Daniela Falcioni.
La corsa al profitto, che asseconda gli istinti animali della globalizzazione, sta destabilizzando società e natura. E quando la disuguaglianza tra gli uomini supera la soglia di guardia l’unico antidoto al conflitto diventa la generosità. La mano tesa contro la mano armata.
Fonte: articolo estratto da Il Venerdì di Repubblica, a firma di Marino Niola, data venerdì 27 Maggio 2011
:::::: Creato il : 08/06/2011 da marsala rossella :::::: modificato il : 08/06/2011 da marsala rossella ::::::