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no smoking be happy ( 31 maggio : giornata mondiale contro il fumo) [31/05/2011]

 

Giornata senza sigarette: ‘No Smoking Be Happy’

 

Martedì 31 maggio si celebra la Giornata Mondiale Senza Tabacco, e'  un importante momento di riflessione in merito all’impatto nocivo del fumo sulla nostra salute. Come tutti sanno il fumo sia attivo che passivo nuoce gravemente al nostro organismo. Una delle prime cause di morte degli ultimi 30-40 anni, il cancro ai polmoni, deriva proprio dal tabacco.

La LILT, Lega Italiana per la la Lotta contro i Tumori, ha realizzato il Dossier “Il fumo nel mondo del cinema e della moda” per denunciare la persuasione usata dalle multinazionali del tabacco tramite il mondo del cinema o della moda  www.legatumori.it/new_pp.php

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha scelto come tema di questa Giornata 2011, la Convenzione Quadro sul Controllo del Tabacco. Secondo recenti dati pubblicati dall’Oms emerge un quadro molto allarmante. Sempre più persone, senza distinzione d’età, decidono di iniziare a fumare. Inoltre gli esperti prevedono che tra vent’anni circa le vittime del tabacco saliranno a otto milioni.

Il nome dello slogan sarà “No Smoking Be Happy”. Ecco quanto dichiara Paolo Veronesi, presidente della Fondazione Veronesi: «Sono ancora tantissimi i fumatori in Italia, oltre 11 milioni, dei quali più della metà sono donne o ragazzi sotto i 25 anni che, pur conoscendo tutti i rischi provocati dalla sigaretta, non riescono a eliminare questa abitudine così dannosa».

Telefonando al numero verde ‘S.O.S. Fumo’ 800.998.877 potrete avere maggiori informazioni sui corsi per smettere di fumare. Ed è anche un servizio di consulenza legale per lavoratori a rischio nella lotta al fumo passivo.

                                  

fonte: fastweb.it

Il 31 maggio si celebra la Giornata mondiale contro il tabacco. Istituita dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 1987 per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale e i governi sulla endemica diffusione del consumo del tabacco e sulle gravi ricadute sulla salute pubblica, ha come obiettivo la promozione presso gli stati di politiche contro il fumo, che rappresenta nel mondo la seconda causa di morte dopo l’ipertensione.

Ogni anno 6 milioni di persone muoiono per patologie collegate al consumo di tabacco (600mila delle quali sono colpite dai danni del fumo passivo), nel 2030 le vittime potrebbero diventare 8 milioni e – secondo dati dell’Oms – sebbene il consumo in alcuni paesi sia in forte calo, a livello globale molta è la strada da fare nella lotta al fumo. In Italia, ad esempio, nonostante la legge Sirchia che ha imposto nel 2003 il divieto di fumare in tutti i luoghi pubblici abbia avuto un forte impatto sul consumo di prodotti da tabacco, e l’attivazione di una massiccia campagna di sensibilizzazione abbia cambiato la percezione positiva del fumo, rispetto al 2010 c’è stato un incremento dei fumatori di circa 500 mila unità (dati Doxa).

Non a caso l’edizione di quest’anno è stata dedicata alla diffusione presso i governi della “Convenzione Quadro dell’Oms sul Controllo del Tabacco”, il primo trattato per il controllo del tabacco che ha avuto l’adesione di oltre 170 Paesi. Entrato in vigore nel 2005, il trattato sancisce il diritto di tutte le persone al più alto standard di salute e vincola i paesi aderenti con impegni precisi, tra i quali: proteggere le persone dall’esposizione al fumo di tabacco, informarle dei rischi per la salute, aiutare tutti coloro che vogliono smettere di fumare.

Secondo i dati di un'indagine realizzata dalla Doxa per conto dell'Istituto superiore di sanità, in collaborazione con la Lega italiana lotta tumori (Lilt) e l'Istituto Mario Negri, in Italia fuma sigarette il 22,7% degli individui sopra i 15 anni, ovvero più o meno 11,8 milioni di persone, 6 milioni e 500mila uomini e 5 milioni e 300mila donne.
Gli italiani iniziano giovanissimi (il 15,7% dei minori col vizio delle bionde ha acceso la prima sigaretta prima di aver compiuto 15 anni), ma soprattutto sono incalliti e a dissuaderli non sembrano bastare né i costi della dipendenza da tabacco né i divieti. Sempre secondo l’indagine Doxa, infatti, più del 50% degli intervistati non smetterebbe nemmeno di fronte a un aumento esagerato del costo dei pacchetti di sigarette e solo un 46% è favorevole all'estensione del divieto di fumare anche nelle aree all'aperto delle scuole. E la percentuale scende (42,7%) all’ipotesi di estendere il divieto ai parchi pubblici e agli stadi, dove vorrebbero una no smoking zone solo il 29,2 e il 32,7% dei contattati.

Dal 24 al 31 maggio la Lilt è in piazza per informare i cittadini sulle conseguenze del fumo, con l’attivazione di 395 punti prevenzione/ambulatori e la presenza di migliaia di volontari per informare, consigliare e distribuire una guida su come fare per smettere di fumare. In cambio di un piccolo contributo, che andrà a sostegno delle attività di prevenzione e non solo, la Lilt propone anche l’acquisto di shopping bags disegnate da 7 prestigiose firme della moda italiana (Blumarine, Marioboselli, Marella Ferrera, Franco Litrico, Carlo Pignatelli, Roccobarocco, Giuseppe Zanotti Design).

31 Maggio 2011
 
Selene Pascarella



::::::    Creato il : 31/05/2011 da Magarotto Roberto    ::::::    modificato il : 31/05/2011 da Magarotto Roberto    ::::::