Di ritorno dal funerale di Mario Mercuri, solo per unirmi al suo ricordo anche nella mailing list della Rete. Tra le caratteristiche dei tumori rari vi è anche quella del limitato numero di professionisti che se ne occupano. Questo determina per noi delle consuetudini reciproche più marcate, che sono innanzitutto professionali, certo, ma poi l’incrocio delle nostre vite non è solo professionale, naturalmente. Mario è stato a lungo presente nella nostra comunità, con la sua formidabile esperienza, sempre condivisa, direi, con gentilezza e generosità. Al di là di questo, la perdita di una figura cruciale, in un grande centro di riferimento, è inevitabilmente una grossa perdita per tutta la comunità dei Pazienti. Tanto più nel caso di Mario, che ad una patologia rara ha dedicato entusiasmo e passione, mantenendosi fedele ad una tradizione così impegnativa, come quella in cui si è compiuta la sua vita professionale.
Paolo Casali( INT Milano)
fonte restodelcarlino.it
Bologna , 7 maggio 2011 - “Le donne e gli uomini che si sono rivolti a lui hanno sempre ricevuto umanita’ e scienza. Piangiamo la sua scomparsa e siamo impegnati sulla via da lui segnata nel solco dei grandi maestri del Rizzoli”. Il direttore Generale Giovanni Baldi tutti i colleghi e il personale dipendente dell’Istituto ortopedico Rizzoli oggi ricordano cosi’ il prof. Mario Mercuri, direttore della Clinica ortopedica e traumatologica IV a prevalente indirizzo oncologico dell’istituto ortopedico Rizzoli di Bologna.
Allievo del prof.Mario Campanacci, fondatore della scuola di oncologia ortopedica bolognese, Mercuri aveva 61 anni
‘’Era una grande persona: umanamente, tecnicamente e come ricercatore - ha voluto ricordarlo Francesco Antonio Manzoli, direttore scientifico dell’Istituto - e’ stato un giovane splendido, parte del gruppo di giovani formati sotto la guida di Campanacci cui si devono gli enormi passi in avanti fatti nella cura dell’osteosarcoma. Alla terapia che hanno contribuito a costruire si deve il fatto che se quando ero giovane io la mortalita’ per l’osteosarcoma era dell’80%, oggi e’ scesa al 20%"
:::::: Creato il : 10/05/2011 da Magarotto Roberto :::::: modificato il : 17/06/2011 da Magarotto Roberto ::::::