In questo sito vengono utilizzati cookies tecnici necessari alla fruizione del sito stesso. Vengono inoltre utilizzati cookies di terze parti (google) per la raccolta di informazioni sulla fruzione del sito. Non vengono in alcun modo raccolte informazioni in grado identificare gli utenti. Le informazioni raccolte non vengono in alcun modo cedute ad altri soggetti.

Fiori terapeutici [28/03/2011]

  

Opere d’arte terapeutiche

Fiori e piccoli animali nel mondo dell’artista Cecilia Webber, prendono forma grazie a fotografie di corpi nudi che vengono disposte a formare fiori, foglie, petali, corolle e farfalle dai colori brillanti.

La giovane Cecilia è nata in America in un paesino di 1500 abitanti, ha studiato neuroscienze e fin da bambina, grazie anche ad un’infanzia passata in campagna e ad un padre architetto di giardini, ha nutrito una forte passione per la natura in tutte le sue forme ed i suoi aspetti. Le sue opere sono infatti estremamente dettagliate frutto evidente di uno studio scientifico ed accurato.

I corpi nudi di giovani che si offrono volontari, diventano parte di un meccanismo più grande, quello della natura. Così, foto montate digitalmente ad arte come nelle antiche presse degli erbari, diventano un omaggio alla bellezza del corpo umano. Le opere dell’artista sono inoltre in esposizione permanente il centro oncologico Renown Hospital di Reno per fini terapeutici.

Idee indiscutibilmente originali, estrema maestria e tanta pazienza (per creare ogni immagine ci vogliono anche due mesi di lavoro) fanno di Cecilia Webber un’artista in ascesa la cui fama ha raggiunto anche l’Italia.

     

Sul suo sito  ceceliawebber.com  si possono ammirare tutte le sue opere e trovare alcuni link di video presenti su YouTube, qui uno dei tanti.

http://www.youtube.com/watch?v=_LokBwdM8vQ

Qui di seguito una riflessione dell’artista dopo una visita presso il Renown Hospital, dove ha potuto constatare con sua grande gioia quanto le sue opere fossero apprezzate dai pazienti, quanta gioia ed entusiasmo riuscissero a trasmettere.

"Il Progetto Arte come Cura del Renown Hospital è stato ideato per promuovere il processo di guarigione attraverso la creazione di ambienti più positivi negli spazi ospedalieri, grazie all’inserimento di opere d’arte e rinnovando ambienti con quel caratteristico aspetto spento e opaco, tipico degli ospedali. Sono convinta che i responsabili del programma hanno qualcosa a che fare con quello che ho imparato nel corso dei miei studi in neuroscienze (in cui ho conseguito il diploma). La riduzione dello stress favorisce la salute: è uno strumento potente, in grado di provocare una minore percezione del dolore e di favorire la nascita di emozioni positive, che migliora sia l’intrinseca capacità di guarigione del nostro corpo sia la possibilità di lottare contro la malattia.

La prima volta che ho varcato l’ingresso dell’ospedale dopo la ristrutturazione e l’inserimento delle installazioni artistiche ho avuto la sensazione di entrare in una bellissima galleria d’arte: avevano inserito vivaci pavimenti in legno di due toni di colore, illuminato gli ambienti con un meraviglioso e moderno impianto d’illuminazione, ricoperto ogni muro e superficie con bellissime, stupende e colorate opere d’arte, tanto che non avrei mai detto di trovarmi in un ospedale se non avessi io stessa varcato la soglia dell’Istituto per la Ricerca sul Cancro.

Incontrare Terry, uno dei pazienti del Centro è stato meraviglioso. Si è presentato alla reception ed è stato incredibilmente caloroso e gentile. Sono veramente felice di far parte di un progetto così positivo e sentire che la mia arte sta illuminando la giornata di queste persone e che le fa riflettere. Anche lo staff dell’Istituto è stato incredibilmente gentile con me e quasi tutti mi sono venuti incontro per presentarsi e conoscermi personalmente. Alcuni di loro mi hanno mimato le espressioni di sorpresa che i pazienti avevano quando si accorgevano per la prima volta che i fiori erano fatti da persone, e che sembrava davvero li rendesse felici scoprire qualcosa di così inaspettato. Mi sono sentita quasi mancare tanto mi sono sentita felice! Un’altra cosa assolutamente inaspettata: alla fine quattro persone, in diversi momenti, mi sono venute incontro dicendomi che DOVEVO guardare quei fiori nei quadri perché erano fatti da persone (nessuno di loro sapeva, evidentemente, che io ero l’artista!). Mio fratello era con me durante uno di questi incontri e sembrava così orgoglioso di me, il mio sorriso andava da un orecchio all’altro e alla fine della giornata mi sentivo quasi pazza di gioia.

Essere parte di questo programma è un’esperienza meravigliosa. Non potrei essere più grata di essere inserita in uno spazio così bello, progettato con l’idea di raggiungere uno scopo così elevato. Io mi auguro che la mia arte possa fare la sua piccola parte nel regalare, sia ai pazienti che allo staff dell’ospedale, qualcosa di positivo da guardare ad ogni visita. Significa molto per me far parte di qualcosa di così bello e buono."

 


::::::    Creato il : 27/03/2011 da marsala rossella    ::::::    modificato il : 28/03/2011 da marsala rossella    ::::::