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some lessons ( Melody Gardot-sfida alla traduzione!) [20/03/2011]

ecco il testo della  canzone  di Melody Gardot

di cui   trovate il video nella home page

aspetto dagli amici del sito una bella traduzione !

( in premio i CD della grande cantante jazz statunitense)

 

SOME LESSONS 

Well I'm buckled up inside
It's a miracle that I'm alive
I do not think I can survive
On bread and wine alone
To think that I could have fallen
A centimeter to the left
Would not be here to see the sunset
Or have myself a time

Well why do the hands of time
So easily unwind

Some lessons we learn the hard way
Some lessons don't come easy
That's the price we have to pay
Some lessons we learn the hard way
They don't come right off and right easy
That's why they say some lessons learned we learn the hard way

 
 
 
 

MELODY GARDOT ( da wikipedia)
 
Nata nel New Jersey ma cresciuta a Philadelphia, durante l'infanzia venne educata prevalentemente dai nonni, poiché la madre, di professione fotografa, era spesso in viaggio[1]. Cominciò a prendere lezioni di musica a 9 anni[2] e a suonare il pianoforte nei locali di Philadelphia a 16 anni: nel suo repertorio vi erano influenze disparate come The Mamas & the Papas, Duke Ellington ma anche i Radiohead[3].
Nel novembre 2003, mentre andava in bicicletta a Philadelphia[4], venne investita da una Jeep Cherokee il cui conducente aveva ignorato un semaforo rosso: riportò gravissimi danni alla testa e alla spina dorsale e il suo bacino si ruppe in due punti. La gravità delle ferite la costrinse a rimanere in un letto d'ospedale, sdraiata sulla schiena, per un anno intero. Dovette inoltre imparare di nuovo a svolgere semplici attività come spazzolarsi i denti e camminare; dal punto di vista neurologico, l'incidente la rese ipersensibile alla luce e ai suoni, costringendola pertanto a indossare costantemente occhiali da sole per riparare gli occhi[1]. Inoltre, riportò danni alla memoria a breve e a lungo termine e il suo senso del tempo risultò compromesso: la Gardot ha descritto la fatica di dover convivere con tutto ciò come "dover scalare l'Everest ogni giorno"[5].
A seguito dell'incidente, le connessioni della sua corteccia cerebrale nelle zone che presiedevano alla percezione e alle funzioni mentali più elevate erano rimaste danneggiate, riducendo la Gardot (come lei stessa si espresse) a "una specie di vegetale"[6]: oltre ad avere enormi difficoltà a parlare e a comunicare, non riusciva più a trovare le giuste parole per esprimere le sue sensazioni.
L'idea di ricorrere allamusicoterapia venne a un medico che l'aveva in cura: grazie ai benefici effetti della musica i suoi danni cerebrali migliorarono sensibilmente. All'inizio, la Gardot imparò a canticchiare a bocca chiusa fino a riuscire a registrare la sua voce mentre cantava con un registratore. Mentre era in ospedale, imparò a suonare la chitarra e iniziò a scrivere canzoni[7], che talvolta trattavano della sua riabilitazione[6]: queste canzoni vennero rese disponibili per il download su iTunes (vennero poi pubblicate nell'EP Some Lessons: The Bedroom Sessionsdel 2005). Una volta uscita dall'ospedale, continuò a suonare la sua musica, fino a venire notata dalla stazione radio WXPN, gestita dalla University of Pennsylvania di Philadelphia, che aveva già aiutato a lanciare la carriera di Norah Jones e che la incoraggiò a incidere una demo, che suscitò l'interesse dei discografici della Universal Records[1].
Il suo primo album, intitolato Worrisome Heart, venne pubblicato nel 2006, e venne poi ripubblicato dalla Verve Records nel 2008. Dopo un primo incontro a New York nel 2008, la Gardot iniziò una collaborazione con il produttore Larry Klein, assieme al quale realizzò il secondo album, My One and Only Thrill, uscito il 28 aprile 2009. Sempre nel 2009 uscì un EP dal vivo, Live from SoHo. Nel 2007 la Gardot vinse il VSA International Young Soloists Award. Fra le sue influenze cita artisti blues e jazz come Judy Garland, Janis Joplin, Miles Davis, Duke Ellington, Stan Getz e George Gershwin, ma anche esponenti della musica latina come Caetano Veloso[8].
Per diversi anni dopo il suo incidente, la cantante ha viaggiato accompagnata da un fisioterapista personale e ha indossato una macchina TENS applicata alla vita che rilasciava scariche elettriche per ridurre il dolore[1]. Melody Gardot afferma inoltre che un ulteriore aiuto nella lotta contro il dolore le è venuto dalla cucina macrobiotica: cucinare per diverse ore al giorno allevia il dolore e la rilassa, distraendola dal pensiero delle sue condizioni[9]. Melody Gardot è una buddhista praticante[5][10].
A seguito della sua esperienza personale, la Gardot è diventata un'attiva sostenitrice dell'uso della musica come terapia del dolore, partecipando a incontri presso università e ospedali.
 

 


::::::    Creato il : 20/03/2011 da Magarotto Roberto    ::::::    modificato il : 20/03/2011 da Magarotto Roberto    ::::::
Commenti (1)
#1 commento inserito da : Marsala Rossella il giorno : 28/03/2011 alle ore: 15.05

testo:


Bella sfida, Roberto! Non è per niente facile, come sembra a prima vista, soprattutto in certi versi. Comunque, ho fatto del mio meglio, anche se non sono del tutto convinta che sia una traduzione corretta, ma il senso credo che, bene o male, possa essere quello. Sono deturpata fin nel profondo E’ un miracolo che io sia viva Non pensavo potessi sopravvivere Pane e vino da sola Pensare che se fossi caduta Un solo centimetro più a sinistra Non sarei stata più qui a godere il tramonto O non mi sarei concessa un po’ di tempo Perché le mani del tempo Si distendono così facilmente Alcune lezioni le impariamo nel modo più difficile Alcune lezioni non ci giungono facilmente Questo è il prezzo che dobbiamo pagare Alcune lezioni le impariamo nel modo più difficile Non accadono nel modo giusto e proprio facilmente Ecco perché si dice che alcune lezioni che impariamo Le acquisiamo nel modo più duro
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