ecco il testo della canzone di Melody Gardot
di cui trovate il video nella home page
aspetto dagli amici del sito una bella traduzione !
( in premio i CD della grande cantante jazz statunitense)
SOME LESSONS
Well I'm buckled up inside
It's a miracle that I'm alive
I do not think I can survive
On bread and wine alone
To think that I could have fallen
A centimeter to the left
Would not be here to see the sunset
Or have myself a time
Well why do the hands of time
So easily unwind
Some lessons we learn the hard way
Some lessons don't come easy
That's the price we have to pay
Some lessons we learn the hard way
They don't come right off and right easy
That's why they say some lessons learned we learn the hard way
MELODY GARDOT ( da wikipedia)
Nel
novembre 2003, mentre andava in
bicicletta a Philadelphia
[4], venne investita da una
Jeep Cherokee il cui conducente aveva ignorato un
semaforo rosso: riportò gravissimi danni alla testa e alla
spina dorsale e il suo
bacino si ruppe in due punti. La gravità delle ferite la costrinse a rimanere in un letto d'
ospedale, sdraiata sulla schiena, per un anno intero. Dovette inoltre imparare di nuovo a svolgere semplici attività come spazzolarsi i denti e camminare; dal punto di vista neurologico, l'incidente la rese ipersensibile alla luce e ai suoni, costringendola pertanto a indossare costantemente
occhiali da sole per riparare gli occhi
[1]. Inoltre, riportò danni alla
memoria a breve e a lungo termine e il suo senso del tempo risultò compromesso: la Gardot ha descritto la fatica di dover convivere con tutto ciò come
"dover scalare l'Everest ogni giorno"[5].
A seguito dell'incidente, le connessioni della sua
corteccia cerebrale nelle zone che presiedevano alla percezione e alle funzioni mentali più elevate erano rimaste danneggiate, riducendo la Gardot (come lei stessa si espresse) a "una specie di vegetale"
[6]: oltre ad avere enormi difficoltà a parlare e a comunicare, non riusciva più a trovare le giuste parole per esprimere le sue sensazioni.
L'idea di ricorrere alla
musicoterapia venne a un medico che l'aveva in cura: grazie ai benefici effetti della
musica i suoi danni cerebrali migliorarono sensibilmente. All'inizio, la Gardot imparò a canticchiare a bocca chiusa fino a riuscire a registrare la sua voce mentre cantava con un registratore. Mentre era in ospedale, imparò a suonare la
chitarra e iniziò a scrivere canzoni
[7], che talvolta trattavano della sua riabilitazione
[6]: queste canzoni vennero rese disponibili per il
download su
iTunes (vennero poi pubblicate nell'EP
Some Lessons: The Bedroom Sessionsdel
2005). Una volta uscita dall'ospedale, continuò a suonare la sua musica, fino a venire notata dalla stazione radio
WXPN, gestita dalla
University of Pennsylvania di Philadelphia, che aveva già aiutato a lanciare la carriera di
Norah Jones e che la incoraggiò a incidere una
demo, che suscitò l'interesse dei discografici della
Universal Records[1].
Il suo primo album, intitolato
Worrisome Heart, venne pubblicato nel
2006, e venne poi ripubblicato dalla
Verve Records nel
2008. Dopo un primo incontro a
New York nel 2008, la Gardot iniziò una collaborazione con il produttore
Larry Klein, assieme al quale realizzò il secondo album,
My One and Only Thrill, uscito il
28 aprile 2009. Sempre nel 2009 uscì un EP dal vivo,
Live from SoHo. Nel
2007 la Gardot vinse il VSA International Young Soloists Award. Fra le sue influenze cita artisti
blues e jazz come
Judy Garland,
Janis Joplin,
Miles Davis,
Duke Ellington,
Stan Getz e
George Gershwin, ma anche esponenti della
musica latina come
Caetano Veloso[8].
Per diversi anni dopo il suo incidente, la cantante ha viaggiato accompagnata da un
fisioterapista personale e ha indossato una macchina
TENS applicata alla vita che rilasciava scariche elettriche per ridurre il dolore
[1]. Melody Gardot afferma inoltre che un ulteriore aiuto nella lotta contro il
dolore le è venuto dalla
cucina macrobiotica: cucinare per diverse ore al giorno allevia il dolore e la rilassa, distraendola dal pensiero delle sue condizioni
[9]. Melody Gardot è una
buddhista praticante
[5][10].
A seguito della sua esperienza personale, la Gardot è diventata un'attiva sostenitrice dell'uso della musica come
terapia del dolore, partecipando a incontri presso università e ospedali.
:::::: Creato il : 20/03/2011 da Magarotto Roberto :::::: modificato il : 20/03/2011 da Magarotto Roberto ::::::