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Meditazione sull'arte di perdere (da Rossella Marsala) [10/09/2010]

 One Art


by Elizabeth Bishop

The art of losing isn’t hard to master;


so many things seem filled with the intent


to be lost that their loss is no disaster.

Lose something every day. Accept the fluster


of lost door keys, the hour badly spent.


The art of losing isn’t hard to master.

Then practice losing farther, losing faster:


places, and names, and where it was you meant


to travel. None of these will bring disaster.

I lost my mother’s watch. And look! my last, or


next-to-last, of three loved houses went.


The art of losing isn’t hard to master.

I lost two cities, lovely ones. And, vaster,


some realms I owned, two rivers, a continent.


I miss them, but it wasn’t a disaster.

—Even losing you (the joking voice, a gesture


I love) I shan’t have lied. It’s evident


the art of losing’s not too hard to master


though it may look like (Write it!) like disaster.

Un’arte

tr. it. Marilena Renda

L’arte di perdere non è una disciplina dura


tante cose sembrano volersi perdere


che la loro perdita non è una sciagura.

Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta la

tortura


delle chiavi di casa perse, delle ore spese

male.
L’arte di perdere non è una disciplina dura.

Esercitati a perdere di più, senza paura:


luoghi, e nomi, e destinazioni di viaggio.


Nessuna di queste perdite sarà mai una sciagura.

Ho perso l’orologio di mia madre. Era


mia ed è svanita – ops! – l’ultima di tre

case amate.


L’arte di perdere non è una disciplina dura.

Ho perso due vasti regni, due città amate,


due fiumi, un continente. Mi mancano,


ma non è mica un disastro averle perdute.

Nemmeno perdere te (la figura, la voce

allegra


il gesto che amo) mi smentirà. È chiaro,

ormai:

l’arte di perdere non è una disciplina dura,


benché possa sembrare (scrivilo!) una

sciagura.


::::::    Creato il : 17/07/2010 da marsala rossella    ::::::    modificato il : 15/10/2010 da Magarotto Roberto    ::::::