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vaccinazione contro il Papiiloma virus per prevenire il cancro della cervice [16/07/2010]

           dal sito del ministero della salute :

 

Il Ministero della salute ha promosso in tutta Italia una campagna vaccinale pubblica gratuita contro il Papilloma virus (HPV), l’agente virale responsabile del cancro della cervice uterina. L’Italia è il primo Paese europeo a pianificare una strategia di vaccinazioni pubblica gratuita contro l’HPV. Nel 2008 il vaccino è  stato offerto a tutte le 280.000 bambine nate nel 1997;  per le altre fasce di eta' il vaccino costa  tra i 150 e i 170 euro
L’obiettivo della campagna di vaccinazione è quello di giungere ad una forte riduzione di questa malattia nelle prossime generazioni. Sarebbe una vittoria senza precedenti nella guerra contro uno dei più terribili tum ori femminili
Strumenti
  • uno spot televisivo sui maggiori circuiti televisivi a diffusione nazionale e locale, sui grandi schermi dei circuiti cinematografici Opus e Movie e nelle stazioni aeroportuali del territorio. - “Per le ragazze fra 11 e 12 anni, il vaccino contro l’HPV è gratuito. L’HPV è un virus che può provocare il cancro alla cervice uterina. Per questo vaccinarsi è importante”. Questo il messaggio dello spot del Ministero. Protagoniste del filmato una madre ed una figlia che parlano del vaccino HPV. In chiusura uno speaker invita a consultare il sito del Ministero della salute per gli approfondimenti sull’argomento (guarda il video)
  • uno spot radiofonico - riprende il messaggio dello spot Tv (trasmesso sulle principali emittenti nazionali e locali) Ascolta il messaggio radiofonico
 Il vaccino contro l’HPV costituisce un importante strumento di prevenzione primaria del carcinoma della cervice uterina. Secondo le informazioni scientifiche oggi disponibili è sicuro, ben tollerato e in grado di prevenire nella quasi totalità dei casi l’insorgenza di un’infezione persistente dei due ceppi virali responsabili attualmente del 70% dei casi di questo tumore. Questo vaccino, al pari di tutti i nuovi presidi di prevenzione considerati efficaci in Sanità Pubblica, è utilizzato all’interno di una strategia di offerta attiva ispirata ai principi dell’efficienza, dell’equità di accesso e dell’uso controllato per sorvegliare attivamente gli effetti sulla popolazione esposta al vaccino.

Dovrà essere osservata una particolare cautela alla somministrazione del vaccino in donne in età fertile, poiché, sebbene nelle gravidanze insorte durante gli studi clinici dei due vaccini non sia stato rilevato alcun impatto negativo sulla fertilità in termini di incidenza di aborti spontanei, morti intrauterine e anomalie congenite, i dati attualmente disponibili non sono sufficienti per raccomandarne l’uso in gravidanza.

A chi è rivolta l’offerta pubblica gratuita del vaccino
In Italia l’offerta pubblica gratuita della vaccinazione è rivolta alle bambine tra gli undici e i dodici anni di età (a partire dalle nate nel 1997), perché in questa fascia è massimo il profilo beneficio-rischio. La somministrazione del vaccino prima dell’inizio dei rapporti sessuali è, infatti, particolarmente vantaggiosa perché induce un’efficace protezione prima di un eventuale contagio con il virus HPV, che si acquisisce di norma subito dopo l’inizio dell’attività sessuale, e perché la risposta immunitaria in questa fascia di età è maggiore di quella osservata nelle donne in altre fasce di età.
E’ allo studio, inoltre, un ulteriore sviluppo della strategia vaccinale per valutare l’allargamento, in futuro, dell’offerta attiva anche ad altre coorti di donne (tra i 25 e i 26 anni), preferibilmente in concomitanza con il primo invito all’esecuzione dello screening attraverso il pap test.

Quali tipi e come vaccinarsi
I vaccini a disposizione sul mercato italiano contro il virus Hpv sono due e sono entrambi sicuri ed efficaci: Gardasil, vaccino tetravalente, che protegge contro i genotipi 16-18 dell’HPV, responsabili di circa il 70% dei casi di carcinoma uterino, e i genotipi 6 e 11, responsabili del 90% dei condilomi, autorizzato all’immissione in commercio dall’Aifa con delibera del 28 febbraio 2007 (costo al pubblico 171,64 euro), e il Cervarix, vaccino bivalente, attivo contro i genotipi 16 e 18, responsabili di circa il 70% dei casi di carcinoma uterino, autorizzato dall’Aifa con delibera del 29/10/2007 (costo al pubblico 156,79 euro).
I vaccini sono somministrati gratuitamente dalle ASL alle bambine tra gli undici e i dodici anni, con la somministrazione per via intramuscolare di una dose iniziale e due richiami, entro i sei mesi dalla prima.
Il vaccino è inoltre disponibile a pagamento in farmacia, previa indicazione e prescrizione del medico, ed è destinato alle donne che non hanno ancora contratto l’infezione da HPV.
E’ opportuno ricordare che il vaccino affianca ma non sostituisce lo screening periodico della cervice uterina, attualmente raccomandato per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni, perchè protegge dalle lesioni causate solo da alcuni genotipi di HPV oncogeni; per tutti gli altri genotipi oncogeni l’unica prevenzione resta il pap-test.

 


::::::    Creato il : 16/07/2010 da Magarotto Roberto    ::::::    modificato il : 16/07/2010 da Magarotto Roberto    ::::::