IORT ( radioterapia intraoperatoria)
e Tumore mammario
Il tumore al seno è la neoplasia più diffusa tra le donne.
L'incidenza nella popolazione tende a diminuire grazie ai progetti di prevenzione (restano però 35.000 i casi per anno).
Si calcola però che una donna su 10 andrà incontro nel corso della sua vita a una neoplasia mammaria.
La mortalità grazie alle nuove tecnologie è diminuita da 40.58/100.000 a 33.84/100.000 (-17%) nel periodo 1982-2002 (Bosetti et al. 2008). La diagnosi di tumore prima dei 2 cm è ormai sempre più frequente, soprattutto nelle donne dopo i 50 anni quando il seno è ricco di tessuto adiposo.
Più la diagnosi è precoce, meno distruttivo è l'intervento.
Tecniche conservative quali la tumorectomia (asportazione del tumore con 2 cm di tessuto sano intorno) sono lo standard per tumori inferiori ai 2 cm. La IORT può essere applicata in un'unica dose nel caso del trattamento di tumore alla mammella al I stadio in donne in menopausa: la paziente riceve una dose singola di 21 Gy durante l'intervento e in 80 secondi si sostituisce la necessità di 30 sedute radioterapiche esterne.
Il trattamento del tumore mammario sta divenendo sempre più conservativo e comprende tecniche chirurgiche che risparmiano l'anatomia del seno (quadrantectomia, mastectomia segmentale e lumpectomia) e permettono lo staging ascellare attraverso biopsia dei linfonodi sentinella (SLN), con benefici cosmetici e miglioramento nella qualità di vita del paziente grazie alla riduzione del rischio di edema dell'arto ipsilaterale, generalmente associato alla linfoadenectomia ascellare convenzionale.
Il successo dell'intervento parziale è simile a quello raggiunto con trattamento chirurgico radicale, ma è necessario associare un trattamento di radioterapia esterna alle tecniche di breast sparing per almeno 4 o 6 settimane per ottenere risultati simili.
L'irradiazione parziale del seno tramite IORT può avere risultati equivalenti all'irradiazione totale esterna nei casi di chirurgia breast sparing, con i benefici aggiunti di somministrazione in una singola dose, ridotti costi e minimi effetti collaterali. Gli effetti avversi dell'irradiazione esterna sul seno sono la perdita del 6% della funzione polmonare ipsilaterale, una iperpigmentazione cutanea residua, edema persistente che richiede una continua fisioterapia e ipersensibilità oltre alla necessità di interrompere il trattamento in seni voluminosi o in pazienti obesi.
Il bisogno di una radioterapia complementare alla breast sparing surgery è stato enfatizzato in alcuni studi in seguito all'osservazione di ricorrenza locale in pazienti che non erano stati sottoposti ad irradiazione.
La IORT quindi apre nuove prospettive della cura radioterapica del tumore al seno.
L'associazione radioterapia intraoperatoria in boost e radioterapia esterna è sicuramente il sistema più radicale per evitare le recidive. Il trattamento ideale è la somministrazione di una dose tollerabile (45-50 Gy) esternamente prima o dopo l'asportazione chirurgica, e IORT localmente mirando il bersaglio e spostando i tessuti sensibili. In questo modo, la dose effettiva somministrata è di 60-80 Gy.
Il gruppo del Prof. Veronesi (MIlano ) e quello del Prof. Lesti ( Roma) hanno iniziato in Italia nel 2001, nelle donne sopra i 50 anni con tumori al sotto di 2.5 cm, a far seguire alla tumorectomia la IORT in dose singola di 21 Gy applicata al quadrante mammario sede del tumore. 21 Gy in dose singola hanno un valore radiobiologico di circa 55 Gy.
Il tempo necessario per l'intero procedimento (avvicinamento della macchina al tavolo operatorio, posizionamento del collimatore, irraggiamento del tumore, allontanamento dell'apparecchio) non supera i 10-15 minuti, mentre solo il tempo di irraggiamento è pari a 70-80 secondi.
5 settimane di radioterapia esterna frazionata sono state sostituite da 70 secondi di IORT.
Le recidive locali nel gruppo di Veronesi sono state del 2%, in quello di Lesti del 2.2% contro un 6-8% documentato dalla letteratura con la radioterapia esterna.
Oltre all'accoppiamento chirurgia conservativa/radioterapia, già dimostrato come il più efficace, la IORT permette di minimizzare i danni ai tessuti sani adiacenti (vasi coronarici, polmoni e cute), di eliminare tutti i tempi di attesa e il trattamento post-operatorio, con grandissimo risparmio di tempo sia per le pazienti che per la struttura sanitaria.
E' da sottolineare che la radioterapia esterna, per essere efficace, dovrebbe iniziare entro 30 giorni dall'intervento chirurgico, mentre i tempi di attesa in Italia variano dai 3 ai 6 mesi.
Altri benefici degni di nota includono il basso costo della procedura paragonato alla radioterapia esterna convenzionale (circa tre quarti del prezzo di quella convenzionale).
centri IORT IN Italia :