CARTA DEI VALORI DEL VOLONTARIO
•Art 1: volontario è la persona che, adempiuti i doveri di ogni cittadino, mette a disposizione il proprio tempo e la propria capacità per gli altri , per la comunità di appartenenza o per l’umanità intera . Egli opera in modo libero e gratuito promuovendo risposte creative e efficaci ai bisogni dei destinatari della propria azione o contribuendo alla realizzazione di beni comuni
art. 4
•Il volontariato è, in tutte le sue forme e manifestazioni, espressione del valore della relazione e della condivisione con l’altro. Al centro del suo agire ci sono le persone considerate nella loro dignità umana, nella loro integrità e nel contesto delle relazioni familiari, sociali e culturali in cui vivono. Pertanto considera ogni persona titolare di diritti di cittadinanza, promuove la conoscenza degli stessi e ne tutela l’esercizio concreto e consapevole, favorendo la partecipazione di tutti allo sviluppo civile della società.
art. 7
•Il volontariato è responsabile partecipazione e pratica di cittadinanza solidale in quanto si impegna per rimuovere le cause delle diseguaglianze economiche, culturali, sociali, religiose e politiche e concorre all’allargamento, tutela e fruizione dei beni comuni. Non si ferma all’opera di denuncia ma avanza proposte e progetti coinvolgendo quanto più possibile la popolazione nella costruzione di una società più vivibile.
art . 20
Le organizzazioni di volontariato collaborano con le realtà e le istituzioni locali, nazionali e internazionali, mettendo in comune le risorse, valorizzando le competenze e condividendo gli obiettivi. Promuovono connessioni e alleanze con altri organismi e partecipano a coordinamenti e consulte per elaborare strategie, linee di intervento e proposte socio-culturali. Evitano altresì di farsi carico della gestione stabile di servizi che altri soggetti possono realizzare meglio.
Paola Varese, direttore scientifico della FAVO ( Federazione associazioni di volontariato in Oncologia) -www.favo.it - nella sua relazione al convegno del 14 maggio a Negrar
"Nella tempesta impariamo a navigare : il volontariato e le istituzioni" ha citato questi bellissimi articoli della carta dei valori del volontario ( la versione completa la trovate nei documenti del nostro sito )
La dr.ssa Varese ha ricordato poi la piena dignita' ridata alla riabilitazione in oncologica
contenuta nel Piano oncologico nazionale 2010-2012
Dal Piano Oncologico nazionale 2010-2012
La riabilitazione, intesa come ripristino di tutte le funzioni che il tumore e le
terapie possono aver alterato, non solo da un punto di vista fisico, ha come
obiettivo la qualità della vita del malato guarito o non guarito di cancro, al
fine di riprendere il più possibile le condizioni di vita normali, limitando il
deficit fisico, cognitivo e psicologico e potenziandone le capacità funzionali
residue (…...)La qualità della vita delle persone e delle loro famiglie deve
ritenersi un bene sociale, da quantificare come tale. La riabilitazione va
intesa quindi come investimento per la società, piuttosto che come costo
sociale, in quanto salvaguarda un patrimonio di esperienze umane,
professionali, culturali e di potenzialità lavorativa che altrimenti andrebbe
definitivamente perduto (…) .
Una riabilitazione anche psicologica consente di reinserire là ove possibile
più precocemente le persone nel sistema lavorativo, nella famiglia e nella
società civile, in generale.
:::::: Creato il : 17/05/2010 da Magarotto Roberto :::::: modificato il : 18/05/2010 da Magarotto Roberto ::::::