A Siena, città tra le più ricche di arte e cultura, dove se osservata attentamente "significa fare un salto nel tempo e immergersi nel Medioevo",
nell'Aula del Collegio Dottorale Santa Chiara ,si è svolto il primo convegno voluto e coordinato da Dafne Rossi Presidente dell'Associazione Serena. www.associazioneserena.it
Dafne Rossi, dopo la sua esperienza e avendo "sconfitto il terribile male" ha deciso di aiutare donne che come lei ,hanno subito l'esperienza di un nemico comune: il tumore maligno del seno.
Libera nel pensiero, onesta intellettualmente, ha saputo far "comunicare" il mondo medico e quello del volontariato cercando come obiettivo un'alleanza tra loro.
Simonetta Pellegrini Assessore welfare Provincia di Siena, Lorenzo Garibaldi Assessore salute comune di Siena, Fiorenza Anatrini Deputato Fondazione MPS, Laura Benedetto Dir. Gen. ASL7, hanno evidenziato e ripetuto più volte che il volontariato è una risorsa indispensabile e che necessita del dovuto riconoscimento per l'impegno e che in particolar modo, colpisce il lavoro prezioso svolto dall'Associazione Serena.
I numerosi relatori, le testimonianze, gli interventi dalla platea, come elementi di un'orchestra, hanno condotto l'intera giornata ricca di sapere scientifico e di emozioni.
Il dott. Sergio Crispino, ha definito il cancro come un URAGANO che si pone come evento tra i più traumatici e stressanti. Un turbamento nella vita sociale-relazionale.
Angoscia per il futuro. Necessita quindi di capacità relazionali e di ascolto, non solo legati ai professionisti. Il volontariato fà sentire la vicinanza ai malati oncologici in generale.
Il dott. Luca Volterrani nel "comunicare la diagnosi" il medico deve fornire al paziente, nel linguaggio verbale, da comprendere, le più idonee informazioni, nel rispetto della verità, senza escludere elementi di speranza, perchè nella patologia neoplastica la collaborazione del paziente è molto importante. Comunicare la "diagnosi di cancro" è uno dei momenti più problematici nel rapporto medico-uomo / persona-paziente.
Il prof. Luigi Cataliotti "accompagnare all'intervento" informando del percorso di cure, perchè se ben informato c'è più sicurezza nel paziente, soprattutto col paziente (anche quando interpellato dai familiariì).
Il prof Luigi Pirtoli "accoglienza, rispetto, ascolto" estremamente difficile porli in fatti. Il senso perduto, la dignità della persona elementi altamente stressanti da vivere. Poter scegliere, decidere, fare per sè e per le persone vicine.
Il prof. Gianni Amunni citando il titolo del convegno dice che son temi che tradurli in fatti "fan tremare i polsi".Con onestà di fondo mettendo "il cittadino" al centro. Liberare la "persona" da vincoli, ostacoli, diseguaglianze.
Il prof.Ezio Menoni "solitudine e depressione". L'altra faccia della solitudine, la depressione. Non aver vie d'uscita. Ribadisce l'importanza di persona. Persona non è paziente.
La dott.ssa Patrizia Fistesmaire informa che dal 7 novembre 2009 è in funzione il call center oncologico, un servizio innovativo della Toscana. Un punto disponibile sette giorni su sette che collabora direttamente con le aziende sanitarie. Fa notare che il risultato che fino ad ora dimostra che il 30% delle domande necessitano di supporto psicologico.
La giornata ricca di interventi prosegue con la testimonianza di Mandana Dahim e Adele Genghini che raccontano il loro vissuto nella malattia.
La dott.ssa Patrizia Funghi ribadisce l'importanza di creare "ponti di collegamento" tra forma e sostanza sviluppandosi in modo armonico.
Il dott. Jose Ramon Pernia Morales racconta: "che nel suo Paese del Sud America, alla sera, la gente si ritrovava attorno ad un "lume" per raccontarsi. I bambini giocavano lì vicino, ma poi attratti, pian piano anche loro, smettevano di giocare e si sedevano davanti ai loro genitori ad ascoltare".
Ecco direi che questa immagine rappresenti molto bene, con semplicità,il significato di comunicazione/ascolto, così uguale per tutti, da ogni parte del pianeta.. Così importante per gli uomini, dal più potente al più semplice, fino ad un bambino, perchè la malattia ci rapporta tutti uguali, ci sveste di titoli lasciandoci "solo uomini".
Dafne Rossi sottolinea che dalla parte della macchina, o della scrivania, ci sono due persone: l'uomo medico e l'uomo paziente.
Dalla Gazzetta di Parma del 27 aprile 2010, conclude leggendo l'articolo del dott. Maurizio Vescovi.
LOTTA AL TUMORE - LA TESTIMONIANZA DI GIANNI BONADONNA
"...Che cos'è dunque la medicina? E' conoscenza e sapere, concretezza e speranza, esperienza e perspicacia. Una straordinaria alchimia di intuito, di capacità di ascolto e di prassi creativa, che si realizzano nella singolare "intimità" della relazione medico-paziente". Solo all'interno di un sistema di coordinate, dove la interazione medico-paziente è decisiva, trova posto una metologia di ricerca avanzata in medicina che ha, come stella polare del proprio cammino l'"uomo". Solo così la medicina è anche e soprattutto arte".
Mentre scrivo questa mia relazione, scusandomi se ho tralasciato di nominare qualche intervento, ma ugualmente importante, sono in pullman di ritorno. Le colline senesi sono ormai lontane e guardando dal finestrino mi accorgo ormai di essere in autostrada verso Milano.
Spero sia un arrivederci con l'Associazione Serena in persona della sua Presidente Dafne Rossi a cui porgo congratulazioni per quello che è riuscita a fare per questo convegno "Ascolto-Comunicazione-Rispetto. Rispetto appunto, quì non è prevalsa la competizione. Ha saputo dirigere in maniera discreta ma sapiente e con eleganza allo stesso tempo. Ha dimostrato che si può fare senza "rumore" e la ricerca del successo personale.
Adele Genghini