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una guerra da vincere ( la storia di Gianni Bonadonna e la sua squadra/ da Adele) [21/04/2010]
Cari amici ,
mi permetto di informarvi che dal giorno 18 marzo c.m. è in libreria l'ultimo libro voluto, coordinato e realizzato
da Gianni Bonadonna : "UNA GUERRA DA VINCERE" - L'avventura di una squadra all'Istituto Nazionale dei Tumori - Edizioni Guerini ed Associati.
...."Si tratta di un lavoro che si aggancia al passato per guardare al futuro" ...(dal periodico della Fondazione IRCCS dell'Istituto Nazionale deiTumori  di Milano )
 Ecco  la data della presentazione del libro di Gianni . 
:  martedì 20 aprile 2010 alle ore 11.30 nell'Aula A della Fondazione IRCCS "Istituto Nazionale dei Tumori" - via Venezian, 1  Milano.
Intervengono:
 
Silvio Garattini - Direttore Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
Gerolamo Corno - Direttore Generale Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori
Ugo Pastorino - Direttore Chirurgia Toracica Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori
Vincenzo Mazzaferro - Direttore Chirurgia Addominale e Trapianti di Fegato Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori
Lisa Licitra - Oncologia Medica 3 - S.S. Trattamento medico tumori testa e collo Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori
Giacamo Cardaci - scrittore e paziente
modera: Giangiacomo Schiavi - Vice Direttore Corriere della Sera
 
A presto
 
un abbraccio a tutti
 
Adele Genghini
 
                                          
 
"Chiunque entrasse all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano negli anni Ottanta, come medico o come paziente, percepiva immediatamente una grande differenza rispetto agli altri ospedali italiani. Un'atmosfera particolare fatta di umanità ed efficienza, scienza medica concreta e profonda, senza la spocchia, i privilegi ed il potere assoluto sull'individuo malato, caratteristica di tante cliniche universitarie. [...] Eravamo tutti convinti di fare qualcosa di molto importante per la ricerca e per la cura, ed i malati erano certi di essere trattati nel miglior modo possibile al mondo. Non c'era posto per la finzione e la ritualità fine a se stessa, per lavorare in Istituto bisognava essere bravi sul serio. Oggi quei principi morali e quei modelli organizzativi vengono chiamati approccio interdisciplinare alla malattia, e sono un patrimonio comune a buona parte della medicina italiana. Non sempre però all'apparenza esteriore corrisponde lo stesso contenuto. L'integrazione tra ricerca di laboratorio e pratica clinica, che era un modello sostanziale della nostra attività, oggi viene da molti utilizzata come messaggio pubblicitario, destinato ad un pubblico di potenziali clienti. Per questo è necessario che l'Istituto Tumori di Milano mantenga il suo ruolo fondamentale nella ricerca come nella clinica di questo paese, rinnovandosi nella sostanza e nella forma, ma senza perdere i principi fondamentali che lo hanno fatto grande nel mondo." Gianni Bonadonna

::::::    Creato il : 21/03/2010 da Magarotto Roberto    ::::::    modificato il : 21/04/2010 da Magarotto Roberto    ::::::