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guarigione come servizio sociale ( Ageop/ da Rossella) [06/10/2009]

Guarigione come servizio sociale

 
 
Ho avuto modo di leggere il libro "Non chiedermi come sto ma dimmi cosa c'è fuori", che vi avevo segnalato circa un mese fa, pubblicato da Mondadori su iniziativa del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (PN).
 
Le lettere, le poesie, i pensieri degli adolescenti ricoverati, dei loro genitori, dei medici mi hanno commosso profondamente. Ho letto parole che conosco, ho ascoltato pensieri che anch'io ho avuto, emozioni che anch'io ho provato.
 
Tra tutte, desidero oggi riportarvi le parole di Valentina, che in questa riflessione ci racconta di essere arrivata, (a causa della) grazie alla malattia, a comprendere il significato della vita e a maturare il proposito di dedicarsi agli altri una volta guarita.
Un pensiero positivo, quindi, che guarda al futuro e che vede nell'impegno sociale un modo di rendere grazie.
 
" [...] prima di finire in ospedale non facevo altro che correre di qua e di là per le strade di Catania, tra tirocinio, lavoro, Università, piscina, amici, ragazzo e interessi vari, quando tutto ciò è stato stravolto credevo che la mia vita fosse finita, invece mi sono resa conto che mi dedicavo solo alle mie piccole e banali cose, senza curarmi davvero di tutto quello che mi circondava, la vera vita, quella che ora sto vivendo, apprezzando le cose vere che la vita ci offre, interessandomi più agli altri che a me stessa. E mi dispiace tanto che ci sia voluta una malattia per farmi capire queste cose. Appena guarisco, perché voglio guarire e ci credo come credo in Dio che ci protegge e ci assiste, voglio dedicarmi più agli altri, a chi ha veramente bisogno, a chi non riesce a sorridere più" [...]
 
Ho pensato di ricopiare il pensiero di Valentina per stimolarvi a fare una scelta di volontariato. Ho già scritto di questo nei mesi scorsi e oggi, a distanza di 1 anno da quando ho iniziato il mio servizio di volontariato con AGEOP( Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica)voglio dirvi che
 
niente altro riesce a darmi un senso profondo del mio esistere ancora su questa terra più di quelle ore che ogni Lunedì pomeriggio trascorro con i "miei" bimbi nella Casa Accoglienza di Via Siepelunga a Bologna.
 
Giocare con i piccoli, ascoltare le confidenze o gli sfoghi delle mamme, cercare di entrare in contatto con gli adolescenti (più difficile), stirare o controllare che gli appartamenti siano pronti per i nuovi arrivi ( e, ahimè, sono continui): ogni settimana è una gioia, a volte faticosa, ma sempre e comunque una gioia. Si ha sempre la sensazione di aver ricevuto molto più di quanto non si sia stati in grado di dare e le parole affettuose dei genitori o l'abbraccio di un bimbo sono molto più preziosi di qualunque remunerazione.
 
So che le mie parole possono forse suonare troppo enfatiche, ma corro volentieri il rischio perché rispecchiano la pura e semplice verità.
 
Ecco, quindi, che vi lancio un piccolo invito/appello: cercate un centro oncologico presso cui fare volontariato: il nostro entusiasmo, la forza e la gioia di chi ce l'ha fatta può essere una preziosa medicina per chi è ancora in cura.
 
Qui a Bologna AGEOP cerca nuovi volontari per il prossimo 2010!
 
 Chiunque abiti in città o, come me, nelle zone limitrofe può contattate gli uffici al numero 051/399621 oppure può scrivere una mail a Francesca Testoni (la Responsabile dei Volontari) a questo indirizzo di posta elettronica        :           assistenza.ageop@aosp.bo.it   
                   il sito e' : www.ageop.org
 
 
 
L'iter sarà lo stesso che ho seguito io. Si dovrà compilare un modulo (che forse fra poco sarà anche compilabile online sul sito Ageop) nel quale oltre ai propri dati si inseriranno una serie di altre informazioni sulla propria disponibilità o preferenze. Si verrà successivamente contattati per il test attitudinale (probabilmente Aprile o Maggio 2010) a cui seguirà dopo circa 1 mese il colloquio con la psicologa. Chi verrà selezionato riceverà poi una lettera in cui troverà anche specificato il settore in cui è stato inserito (Accoglienza, Reparto o Promozione) e la data del corso di formazione, che di solito è di 2 giorni (sabato e domenica). Per i primi mesi di servizio si viene seguiti da un volontario di esperienza che farà da tutor: non si viene mandati allo sbaraglio da soli ad affrontare tutte le problematiche che possono sorgere.

Rossella Marsala      rossellamarsala@alice.it


::::::    Creato il : 02/10/2009 da Magarotto Roberto    ::::::    modificato il : 06/10/2009 da Magarotto Roberto    ::::::