Giorgio di Milano ci scrive di aver apprezzato gli spunti sinora pubblicati sulla verita' e la speranza (vedi in questa sezione contatti) ma ritiene che ci sia qualcosa che trascende entrambe: la ricerca del senso delle cose
Suo figlio Marco da bambino ha rischiato di morire per un raro tumore neurologico ( il medulloblastoma) ma e' sopravvissuto ed oggi e' uno splendido ragazzo .
"Nei momenti di piu' amaro sconforto, mi chiedevo , con mia moglie: PERCHE'?perche' un bambino? perche' proprio a lui? e mi ricordo leggevo e rileggevo la pagina del monologo di Ivan Karamazov dei "Fratelli Karamazov" di Dostoevskij che vi riporto :
"Oh, nel mio povero spirito terrestre euclideo, io so soltanto che il dolore esiste , che non ci sono colpevoli , che ogni cosa scaturisce direttamente e semplicemente da un'altra , che tutto scorre e si equilibra
Ma che m'importa che non ci siano colpevoli, che ogni cosa scaturisca direttamente da un'altra e che io lo sappia !
a me occorre un compenso non nell'infinito, chissà dove e chissà quando , ma già qui sulla terra; e tale che io lo possa vedere . Io ho creduto e voglio vedere anch'io e , se allora fossi morto, mi si resusciti , perchè se tutto dovesse avvenire senza di me, sarebbe una cosa troppo ingiusta .Io non ho mica sofferto per concimare con il mio essere, con le mie colpe e le mie sofferenze la futura armonia a favore di qualcuno. Io voglio vedere con i miei occhi il daino ruzzare accanto al leone e l' ucciso alzarsi ad abbracciare il suo uccisore
Io voglio essere presente quando tutti apprenderanno , di colpo , perchè tutto sia stato così"
Per anni la domanda mi ritornava e per fortuna l'esito per noi era stato favorevole .
Una possibile risposta la ritrovai un giorno leggendo nei "Pensieri" di Marc'Aurelio:
"Me sventurato, mi e' capitato questo ! Niente affatto ; semmai : me fortunato , perche' anche se mi e' capitato questo resisto senza cedere al dolore, senza farmi spezzare dal presente e senza temere il futuro.
Una cosa simile sarebbe potuta capitare a tutti , ma non tutti avrebbero saputo resistere senza cedere al dolore"
io ci ho provato , e capisco quanto sia difficile dare un senso ai casi della vita che si concludono diversamente dal mio
ma io lo credo possibile
Giorgio."
:::::: Creato il : 30/05/2009 da Magarotto Roberto :::::: modificato il : 21/07/2009 da Magarotto Roberto ::::::