Mirko Mori e' morto a 33 anni l'11 agosto 2007 di un melanoma.
Era stato un grande, appassionato giocatore di calcio in varie squadre del Veronese
Una squadra ( BORGO PRIMO MAGGIO) continua a giocare nel suo nome, portando alta la bandiera dei suoi grandi valori come uomo , prima ancora che come sportivo
la moglie Barbara e l'amica Pamela ci inviano questo affettuoso ricordo
Parliamo di Mirko, per gli amici RASTY…
Un uomo, un giocatore, una storia ricca di emozioni.
Una vita vissuta al massimo tra la famiglia, i campi di calcio e gli amici.
Un uomo ricco dentro, leale, una fonte di energia, un vulcano.
Ha vissuto i suoi 33 anni fino in fondo, senza paura, anche quando la malattia lo ha colpito, ha mantenuto un atteggiamento forte ma sempre rispettoso verso se stesso e ha preferito sempre mandare avanti un sorriso con ironia e con la dignità che non gli è mai mancata.
Tutti lo amavano perché lui era Mirko, era la risata in compagnia, la forza nelle partite, il coraggio di affrontare tutto e sempre a TESTA ALTA.
Non si è mai fermato perché lui era il giocatore che tutti avrebbero voluto. Un esempio lo era già. La sofferenza e la morte hanno contribuito a rendere ancora più forte il ricordo del giocatore, della punta, dell’uomo.
Un giorno disse “ANCHE QUESTA E’ VITA” e così ha deciso di viverla fino in fondo, senza mai mollare.
Una battaglia è persa quando sei tu a pensare di averla persa, ed è per questo che non è stata la malattia a vincere, ma LUI.
Mirko aveva progettato, insieme agli amici di sempre, una nuova vita calcistica. Allenatore del Borgo Primo Maggio.
Una sera, in compagnia di 2 cari amici, bevendo qualche birra, decisero di riaprire la società, un pezzo di storia del Borgo che mancava da 15 anni, alcuni di loro, Mirko compreso, nei mitici anni 80, poco più che bambini, si cimentavano a indossare scarpine e pantaloncini per giocare a pallone della mitica AC BORGO PRIMO MAGGIO, era la squadra del quartiere e tutti i ragazzini dovevano passare da li almeno per provarci. Una società andata ai vertici del successo fino a quando, negli 90, la chiusura dovuta ad una forte crisi. Per Mirko e i suoi amici era stata un’esperienza di vita che ha lasciato una traccia indelebile nel cuore, giocando tutti assieme avevano imparato il valore dell’amicizia e hanno vissuto momenti veramente unici e così, hanno realizzato quello che nessuno si aspettava, hanno detto FACCIAMO RIVIVERE IL SOGNO, facciamo rivivere la società..
Una nuova sfida, una nuova scommessa, Mirko si era fatto rapire da questa idea, una tentazione trasformata in felice realtà perché fino all’ultimo istante ha dedicato anima e corpo a questo fantastico progetto.
Purtroppo non ha fatto in tempo a sentire il fischio d’inizio ma la SUA squadra, ancora oggi, scende in campo al grido:
E PER MIRKO: VINCEREMO VINCEREMO VINCEREMO
:::::: Creato il : 13/05/2009 da Magarotto Roberto :::::: modificato il : 04/12/2009 da Magarotto Roberto ::::::