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cosa sognano i pesci rossi?( Marco Venturino e la rivoluzione in Rianimazione) [10/05/2009]

Duecentomila italiani entrano in terapia intensiva ogni anno: molti ci restano per pochi giorni , altri per mesi. isolati dai parenti, come in un acquario : sono ammesse solo poche persone per una o due ore al giorno e solo dopo aver accettato procedure macchinose, vestizioni e disinfezioni .Ma si prepara una rivoluzione .

Dieci terapie intensive dell'Emilia Romagna hanno deciso di aprirsi a parenti e conoscenti e operare una stretta osservazione di cio' che accadra', prima ; di estendere il programma a tutta la regione , nel tentativo di allinearsi almeno  parte a quanto accade  del mondo occidentale , dove il mumero di rianimazioni accessibili e fondate sulla collaborazione terapeutica  tra i professsonisti e gli asssititi stanno aumentando sempre di piu'

Ce' una sola misura preventiva obbligatoria : lavarsi accuratamente le mani ( e il buon senso di non intralciare il lavoro dei sanitari

Sentiamo cosa ne pensa MarcoVenturino responsabile della rianimazione  dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano che ha deciso di le porte del suo reparto ai parenti di notte e col suo romanzo" Cosa sognano i pesci rossi "( Mondadori , 2006 ha contribuito non poco a far conoscere la realta' della terapia intensiva al grande pubblico

"Quella che un tempo era la motivazione piu' forte alla chiusura , e cioe' il pericolo di veicolare al letto del paziente dei germi pericolosi , non regge piu' da anni : molti studi hanno dimostrato che le insidie infettive  giungono da fonti tutte interne all'ospedale quali i camici , le mani, gli strumenti di medici ed infermieri"

La letterratura anzi suggerisce che una colonizazzione  di germi esterni  contribuisce ad instaurare una competizione con quelli ultra-resistenti che albergano in ospedale.

Alcuni medici ed operatori  temono che il parente metta in discusione il loro operato e d'altro canto il parente non informato puo' temere che non si faccia abbastanza o viceversa che ci sia un accanimento  terapetico al loro caro

"In realta' ci spiega il dr.Venturino- la condivisione aiuta il personale a prendere le decisoni piu' appropiate; in base alle caratteristiche della persona che per lo piu'  puo' parlare e i familiari ad essere piu' sereni su quanto si sta facendo :naturalmente ad una condizione: che l'apertura sia il punto di arrivo di un percorso che ha al centro la comunicazione


::::::    Creato il : 10/05/2009 da Magarotto Roberto    ::::::    modificato il : 10/05/2009 da Magarotto Roberto    ::::::