cari amici, da oggi inizia una sua stabile collaborazione al nostro sito la dr.ssa Grazia Maria Costa
dell'istituto Edith Stein di Genova ( si veda all'indirizzo www.edisi.it)
Ogni mese ci mandera' una scheda di approfondimento su un film che riguardi le tematiche della malattia, della vita dopo gli scossoni della messa in discussione della salute , della paura della morte, della fiducia nella vita
cominciamo da questo maggio col film NON E' MAI TROPPO TARDI
(vivi i tuoi sogni)
Cast Jack Nicholson, Morgan Freeman, Sean Hayes, Beverly Todd, Rob Morrow
RegiaRob Reiner
Data di uscita Venerdì 25 Gennaio 2008
Generi Avventura, Commedia, Drammatico
Distribuito da WARNER BROS. ITALIA (2008)
Durata : 96 ‘
Soggetto
Edward Cole è un magnate d'industria multimilionario. Carter Chambers un umile meccanico afroamericano. I due uomini, malati terminali, si trovano a condividere la stessa stanza di ospedale. Nonostante le differenti origini e classi sociali, sono entrambi determinati a non subire passivamente il destino che è stato loro riservato. Decisi a realizzare tutto ciò che non hanno mai potuto fare per mancanza di tempo, denaro o per pigrizia, i due fuggono dall'ospedale e si imbarcano insieme in un'avventura straordinaria. Lungo il percorso, oltre a depennare dalla lista le esperienze compiute, i due uomini impareranno anche a riscoprire se stessi e le gioie della vita prima che per loro sia troppo tardi.
Da focalizzare
Quando insorgono elementi traumatici per la persona,
quando apparentemente cadono i Valori di riferimento,
la persona stessa può trovare in sé risorse inaspettate
per comunicare con se stessa, con gli altri, con Dio.
Linee di riflessione
► I due personaggi principali sono malati di cancro.
● Il meccanico è un uomo che ha dedicato l’intera vita alla propria famiglia, lavorando e rinunciando a molte cose che gli sarebbe piaciuto fare (insegnare, comprare e guidare un mustang…); un uomo con valori, morali e religiosi, che innervano l’intera sua vita. Non si pente di quello che ha fatto, ma è come se gli mancasse qualche cosa….
● Il miliardario eccentrico ha dedicato la vita intera a “fare soldi”, non ha assolutamente valori di tipo morale, religioso o familiari; ha una famiglia ma non vede la figlia da anni dopo un forte litigio. È un dissoluto che pensa solo a se stesso e ha difficoltà ad immedesimarsi nella vita degli altri.
► Accade poi l’evento drammatico.
● La diagnosi della malattia: fa saltare completamente i rispettivi mondi dei due personaggi principali (il meccanico e il miliardario).
● Mette in discussione tutte le certezze, che i due si sono costruiti nella loro vita, facendogliela vedere da una nova prospettiva: quella che gli resta poco da vivere.
● Si manifesta una vera e propria “crisi”: tutto cambia, tutto viene visto da un prospettiva diversa; le reazioni successive possono essere il lasciarsi andare in una specie di “flusso vitale” nel quale una persona rinuncia a vivere… oppure ricomincia a vivere ma con una consapevolezza diversa, che la spinge a vivere tutto il resto della vita con una profondità maggiore.
► Il cammino che i due protagonisti iniziano a percorrere insieme: l’esecuzione della lista delle cose che si vogliono fare prima di morire.
● Inizialmente vengono fatte cose “trasgressive”: paracadute, guidare a folle velocità in un circuito; come avviene in ogni momento di crisi, che spinge la persona ad intraprendere azioni trasgressive, che fanno saltare inizialmente i riferimenti valoriali di ogni individuo, portandolo a fare un “viaggio”, che in qualsiasi altro momento della vita non avrebbe mai fatto.
● Man a mano che vengono realizzati gli elementi della lista, avviene un cambiamento operato nei due protagonisti:
● Il meccanico riscopre e rifonda le sue scelte di vita: la moglie, i figli ecc… il suo approccio si evolve in modo più profondo e maturo, evitando che la vita gli scorra addosso senza che se accorga.
● Il miliardario cambia del tutto il sistema di valori che lo ha guidato fino a quel momento, scoprendo ciò che vale veramente nella sua vita; quindi riallaccia i rapporti con la figlia che non vedeva da anni.
► La malattia, può essere una metafora della crisi che fa cambiare tutto, i risultati dipendono da come si reagisce di fronte ad essa.
I due protagonisti, entrando in relazione, si aiutano a vicenda, trasformando una relazione che era partita sulla “tonalità” degli amiconi da bar, in una relazione più profonda e matura; trasformando poi a cascata le loro relazioni affettive con le persone che ruotavano intorno a loro.
:::::: Creato il : 02/05/2009 da Magarotto Roberto :::::: modificato il : 02/05/2009 da Magarotto Roberto ::::::