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storia di cristina ( come una bambina) [07/06/2009]

    Cristina e Carlo                      

Mi chiamo Cristina Sancassani e abito in provincia di Verona ;   il 15 gennaio 2008 ho compiuto 40 anni e ho fatto un bilancio della mia vita: ho un marito, Carlo ( siamo ancora innamorati dopo 16 anni), e 2 figli, Pietro di 11 e  Edoardo di 3 anni, che sono la mia gioia quotidiana; un’attività in proprio solida e ben avviata; una bella casa e soprattutto una salute di ferro! Ecco! Appunto! Una salute di ferro!
Nel  marzo dello scorso  anno ho iniziato a stare male e a metà luglio ero già stata operata 2 volte, la prima per un carcinoma maligno al colon discendente, la seconda per una complicazione chiamata volvolo ; in agosto ho iniziato la chemio.
Diverse cose ho imparato da questa esperienza, ma in particolare a non fare bilanci o progetti a lungo termine !

Tante sono le cose che vorrei scrivere, ma  qui   mi limiterò a cercare di trasmettere le mille sensazioni che ho provato in questo periodo, ad iniziare dal primo intervento e dalla paura che avevo. A niente  erano  servite le gocce di  tranquillante che mi avevano  dato in reparto. Grande conforto l’ho trovato in un amico infermiere, Francesco , che si è preso cura di me come se fossi stata una bambina; perché niente di più ero in quel momento. Francesco mi ha coperta, mi ha posizionato l’ago per l’anestesia, mi ha accarezzato la fronte e tenuto la mano, ma soprattutto con la sua presenza mi ha dato serenità. Grazie Francesco! Non lo dimenticherò mai!

Dopo gli interventi solo un breve periodo per riprendermi e subito sono iniziate le terapie. Ero stata informata dagli oncologi  che avrei dovuto affrontare un periodo lungo e difficile, ma mai avrei pensato che sarebbe stato così pesante.
 Il giorno, in cui ho fatto le analisi del sangue prima di iniziare la terapia, sono arrivata in reparto tutta baldanzosa e alle infermiere del day hospital, che si sono presentate in modo molto affettuoso fin da subito, ho comunicato che io con loro non avrei fatto amicizia perché di lì sarei passata solo per poco tempo e poi sarei guarita!
 Povera stupida! Non avevo nemmeno la più vaga idea di quanto ci si affeziona a questi Angeli mandati dal cielo. Lucia, Stefania e Biagia, assieme a tante altre, sono diventate per me un punto di riferimento, hanno capito e saputo interpretare i miei malesseri, che magari io non sapevo nemmeno spiegare, hanno pazientemente sopportato malumori e momenti di sconforto, dandomi gratuitamente amicizia e comprensione, sempre con grande professionalità.

Diverse sono state le fasi che ho attraversato durante la terapia: l’incredulità che fosse capitato proprio a me, i sensi di colpa perché ritenevo di essere io la causa del mio male, la rabbia, il non voler accettare la malattia. Poi, piano piano l’accettazione; ho accolto dentro di me questo strano “dono” che mi è stato dato: la possibilità di fermarmi, di guardarmi dentro, di riflettere. Considerare solo i veri valori e liberarmi di tanti orpelli che da troppo tempo mi trascinavo dietro.
Io sono fortunata! Ho avuto il sostegno di tutta la mia bellissima famiglia, che nei momenti bui mi è stata vicina con pazienza e comprensione .
Ma la mia fortuna l’ho anche creata capendo che questa partita con la vita la devo giocare a pieno, senza possibilità di barare, guardando in faccia i problemi, man mano che si sono presentati, con la consapevolezza di poter affrontare tutto con estrema serenità. Un po’ alla volta mi sono riappropriata della mia vita, della gioia del quotidiano, riconquistando  tutto quello che prima mi sfuggiva o che davo per scontato.
Non prendetemi per pazza, ma credo che al di là della paura e della vulnerabilità che innegabilmente lascia un’esperienza come questa, io adesso sia una persona migliore di prima.


::::::        ::::::    modificato il : 07/06/2009 da Magarotto Roberto    ::::::