In questo sito vengono utilizzati cookies tecnici necessari alla fruizione del sito stesso. Vengono inoltre utilizzati cookies di terze parti (google) per la raccolta di informazioni sulla fruzione del sito. Non vengono in alcun modo raccolte informazioni in grado identificare gli utenti. Le informazioni raccolte non vengono in alcun modo cedute ad altri soggetti.

>> news
uno su due ce la fa ( per concludere dall'Aiom di Verona) [21/10/2008]

Riportiamo dall'agenzia Intermedia un utile riepilogo della  situazione  in Italia :

TUMORI: OGGI UN PAZIENTE SU DUE VINCE LA MALATTIA. “INVESTIRE SU MOLECOLE A BERSAGLIO E PREVENZIONE”
L’aumento di sopravvivenza è merito di terapie mirate, screening ma anche attività fisica e dieta mediterranea: presentato il primo corso di cucina in DVD per il cancro del colon


La possibilità di vincere il tumore è cresciuta del 15% rispetto al 1985: in media oggi la sopravvivenza a cinque anni in Italia è del 55%. Un paziente su due ce la fa. Ma non solo: è aumentata anche la percentuale di sopravvivenza a dieci anni e sono oltre un milione e mezzo gli italiani che hanno sconfitto la malattia. Il merito è soprattutto della diffusione dei programmi di screening e dell’avvento delle terapie a bersaglio molecolare, che ha segnato un’importante accelerazione. “La lotta al cancro può progredire velocemente una volta individuata la giusta “chiave” – commenta il prof. Francesco Boccardo, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) che   ha  celebrato  in questi giorni il suo X congresso nazionale a Verona - . Lo scenario del prossimo futuro ci indica che questa è la strada da seguire. La cellula neoplastica spesso resiste a terapie farmacologiche tradizionali come la chemioterapia o l’ormonoterapia: per sviluppare molecole in grado di superare questo limite occorre conoscere a fondo la molteplicità degli eventi biomolecolari che causano i tumori ma soprattutto i fenomeni che ne alimentano la crescita e lo sviluppo”. Uno degli esempi paradigmatici è Bevacizumab, molecola che blocca il tumore impedendogli di fabbricarsi i vasi sanguigni che sono necessari per fare arrivare alle cellule neoplastiche “l’energia” necessaria per crescere. Sono trascorsi solo 5 anni dal primo studio registrativo ed oggi in Italia questo farmaco è già utilizzato per 4 tipi di tumore (mammella, colon-retto, polmone e rene). “Si tratta del primo anticorpo monoclonale in grado di inibire la proteina VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor), uno dei mediatori chiave dell’angiogenesi, il meccanismo che consente al tumore di crescere e diffondersi – aggiunge Marco Venturini, segretario Aiom -. Ma se i farmaci “a bersaglio” rivestono un grande merito nella diminuzione della mortalità, la prevenzione primaria – in particolare dieta e movimento – giocano un ruolo almeno altrettanto importante”. Esistono infatti prove evidenti che l’attività fisica sia protettiva nei confronti dei tumori, in particolare del colon, diminuendo il rischio fino al 50%. Secondo tipo di cancro per incidenza nel nostro Paese, con oltre 40.000 nuovi casi ogni anno, è una neoplasia particolarmente legata anche all’alimentazione. “Esistono alcuni cibi che esercitano un effetto chemopreventivo – aggiunge Carmelo Iacono, presidente eletto Aiom -, fra questi agrumi, pomodori, pesce azzurro, olio d’oliva: gli ingredienti tipici della cucina mediterranea. Per questo abbiamo realizzato un video-corso di cucina specifico, girato in Sicilia, con il “bollino” degli oncologi. Un progetto pensato per i pazienti e i loro familiari che gode del patrocinio dell’Aiom”. Il corso, che prevede un DVD e un opuscolo, sarà distribuito nelle Unità di Oncologia italiane e messo in rete nei siti www.intermedianews.it e www.aiom.it


::::::        ::::::