Riportiamo dall'agenzia Intermedia un utile riepilogo della situazione in Italia :
TUMORI: OGGI UN PAZIENTE SU DUE VINCE LA MALATTIA. “INVESTIRE SU MOLECOLE A BERSAGLIO E PREVENZIONE”
L’aumento di sopravvivenza è merito di terapie mirate, screening ma anche attività fisica e dieta mediterranea: presentato il primo corso di cucina in DVD per il cancro del colon
La possibilità di vincere il tumore è cresciuta del 15% rispetto al 1985: in media oggi la sopravvivenza a cinque anni in Italia è del 55%. Un paziente su due ce la fa. Ma non solo: è aumentata anche la percentuale di sopravvivenza a dieci anni e sono oltre un milione e mezzo gli italiani che hanno sconfitto la malattia. Il merito è soprattutto della diffusione dei programmi di screening e dell’avvento delle terapie a bersaglio molecolare, che ha segnato un’importante accelerazione. “La lotta al cancro può progredire velocemente una volta individuata la giusta “chiave” – commenta il prof. Francesco Boccardo, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) che ha celebrato in questi giorni il suo X congresso nazionale a Verona - . Lo scenario del prossimo futuro ci indica che questa è la strada da seguire. La cellula neoplastica spesso resiste a terapie farmacologiche tradizionali come la chemioterapia o l’ormonoterapia: per sviluppare molecole in grado di superare questo limite occorre conoscere a fondo la molteplicità degli eventi biomolecolari che causano i tumori ma soprattutto i fenomeni che ne alimentano la crescita e lo sviluppo”. Uno degli esempi paradigmatici è Bevacizumab, molecola che blocca il tumore impedendogli di fabbricarsi i vasi sanguigni che sono necessari per fare arrivare alle cellule neoplastiche “l’energia” necessaria per crescere. Sono trascorsi solo 5 anni dal primo studio registrativo ed oggi in Italia questo farmaco è già utilizzato per 4 tipi di tumore (mammella, colon-retto, polmone e rene). “Si tratta del primo anticorpo monoclonale in grado di inibire la proteina VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor), uno dei mediatori chiave dell’angiogenesi, il meccanismo che consente al tumore di crescere e diffondersi – aggiunge Marco Venturini, segretario Aiom -. Ma se i farmaci “a bersaglio” rivestono un grande merito nella diminuzione della mortalità, la prevenzione primaria – in particolare dieta e movimento – giocano un ruolo almeno altrettanto importante”. Esistono infatti prove evidenti che l’attività fisica sia protettiva nei confronti dei tumori, in particolare del colon, diminuendo il rischio fino al 50%. Secondo tipo di cancro per incidenza nel nostro Paese, con oltre 40.000 nuovi casi ogni anno, è una neoplasia particolarmente legata anche all’alimentazione. “Esistono alcuni cibi che esercitano un effetto chemopreventivo – aggiunge Carmelo Iacono, presidente eletto Aiom -, fra questi agrumi, pomodori, pesce azzurro, olio d’oliva: gli ingredienti tipici della cucina mediterranea. Per questo abbiamo realizzato un video-corso di cucina specifico, girato in Sicilia, con il “bollino” degli oncologi. Un progetto pensato per i pazienti e i loro familiari che gode del patrocinio dell’Aiom”. Il corso, che prevede un DVD e un opuscolo, sarà distribuito nelle Unità di Oncologia italiane e messo in rete nei siti www.intermedianews.it e www.aiom.it
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