Interessante la sezione al Congresso Aiom di Verona su tumori e ambiente
-Il dr. Carlo La Vecchia epidemiologo dell'istituto Mario Negri di Milano ha presenattao i dati della mortalita' per tumore in Europa : sta calando per tutti i tumori , in particolare del seno, dell'intestino, dell prostata ma fa eccezione purtropo il tumore del polmone nelle donne in continua ascesa negli ultimi anni in coincidenza col fumo che si e' diffuso a partire dagli anni Settanta tra le donne( dopo il 68!) ; fanno eccezione i Paesi dell'est dove uno stile di vita piu'a rischio ( fumo e cancerogeni industriali e alimentari ) si e' consolidato solo negli ultimi anni ( dopo la caduta del Muro!) e dove il netto calo del consumo di alcool evidenziato in altri paesi , quali l'Italia e la Francia per esempio, li' non si e' ancora visto
Una buona notizia: e' dimostrato da studi su larga scala che smettere di fumare anche dopo 20-30 anni comunque riduce il rischio di tumori rispetto a chi continua a fumare : coraggio! per chi vuol provarci
-il dr.Bruno Castagneto (Novi Ligure) ha ricordato la storia tragica dell'amianto e del tumore pleurico ( mesotelioma) da esso indotto : con passione e giusta indignazione ha ricordato le vicende dell'ETERNIT di Casale Monferrato , a riguardo delle quali propio in questi giorni sono stati prodiootti i risulatti dell'inchiesrta conto la multinazionale svizzera che per anni ha disconosciuto i rischi da amianto per il avoaratori e le loro famiglie : dal 1992 la forma pericolosa di amianto e' bandita a livello europeo ma molto resta ancora daa frae per eliminalrlo dai luoghi di contaminazione
-la dr.ssa Patrizia Gentilini (Forli') ha ripercorso , a partire dall'incidente di Seveso (1976) la storia dei rischi correlati alla salute che derivano dalle diossine : molto si e' in campo alimentare per limitare al massimo il contenuto di diossina in cio' che mangiamo.La dottoressa ha pero' alanciato un allarme sulla proliferazione di inceneritori per rifiuti urbani che si sta producendo in Italia : negli abitanti che vivono vicino agli inceneritori e' dimostrata una maggiore incidenza di linfomi e sarcomi in particolare: i cittadini devono vigilare che gli impianti allestiti rispettino le prerogative tecnologiche piu' moderne per abbabttere il rilascio di diossina
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